Guardiola: “Non sarei lo stesso senza Cruijff, mi ha fatto innamorare del calcio”

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Intervenuto a Che Tempo Che Fa, il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha così parlato:  "Sono un po' stanco a volte. Tutti lo siamo di quello che facciamo, ma alla fine ci piace. Due volte il Triplete? Sono molto bravo (ride, ndr). Scherzi a parte, sono stato in società fortissime". Poi ha proseguito parlando anche di Johan Cruijff: "Uno nella vita devo trovare le persone giuste al momento giusto, io non mi immagino la vita calcistica senza la figura di Johan Cruijff. Mi ha insegnato tantissimo di tattica, ma anche di intuizione. Lui era bravissimo in questo". Il retroscena sulla lingua italiana: "L'italiano? Francesco De Gregori mi ha aiutato tanto, l'ho imparato ascoltando le sue canzoni. La donna cannone, la storia siamo noi... Però lui non l'ho mai conosciuto, lo ascoltavo in macchina. Poi quando avevo dubbi, chiamavo un mio amico al telefono e mi chiariva. Le parolacce qui sono le prime cose che si imparano". Spazio anche a Mazzone: "Quando ho visto per la prima volta Mazzone mi sono detto 'è questo il mio allenatore?'. Lui era un allenatore vecchia scuola, di pelle, l'ironia... La vita è viaggiare e muoversi, ti ricordi delle persone che incontri". Su Baggio: "Spero di non emozionarmi. L'ho conosciuto a fine carriera, aveva un ginocchio che sembrava una lavatrice. Poverino, non si poteva muovere ed era il più forte. Posso solo immaginare nel suo prime... Poi è una persona solare. Roby ha conquistato l'ammirazione, non è soltanto il giocatore, è oltre... Non penso che in Italia ci sia un posto dove non lo si ama. Il cane agli allenamenti? Noi lo accettavamo". Foto: Twitter Manchester City