Gundogan: “Con la Spagna è una sorta di finale. Kroos? Non vogliamo che sia la sua ultima partita”
İlkay Gundogan capitano della Germania, ha parlato alla vigilia della gara contro la Spagna, partendo dal parlare dello spettro dei calci di rigori. Ecco le sue parole: "
Quando si tira un rigore, la pressione in partita è semplicemente maggiore che in allenamento. Non credo che si possano simulare i rigori in allenamento. Ma puoi allenare la routine: la rincorsa, il punto in cui la palla colpisce. La pressione è la parte più difficile. Penso a Harry Kane, anche uno dei migliori rigoristi al mondo a volte sbaglia. Fai semplicemente del tuo meglio. Chiunque si assume la responsabilità in tali situazioni e tira un rigore merita rispetto, anche se sbaglia". Spagna come il City: "Non credo. Anche il ruolo di Rodri è leggermente diverso. Devi sempre adattare qualcosa, cambiare, ci sono sempre differenze tra quello che fai in Nazionale ed a livello di club. Gli allenatori sono diversi e hanno visioni diverse del calcio. D’ora in poi ogni partita sarà una finale, non per niente si chiamerà quarti di "finale". Entrambe le squadre giocheranno come se fosse la finale".
Addio alla Nazionale? "
Non ho ancora avuto questo pensiero. Spero anche che quella di domani non sia l’ultima partita di Toni Kroos. Non c’è bisogno che si ricordi a nessuno che potrebbe essere l’ultima partita di Toni Kroos. Pensiamo più che altro al fatto che abbia altre due partite dopo domani". Di fronte ci sarà anche
Rodri, suo ex compagno al City: "
Ricordo ancora quando venne a Manchester. Dopo l'allenamento, a volte parlava con Pep per mezz'ora. Ha semplicemente imparato e ora ha perfezionato il suo gioco. In questa posizione non è secondo a nessuno, è il miglior giocatore al mondo in questa posizione. Non potremo portarlo fuori per più di 90 minuti”. Foto: twitter personale