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GYTKJÆR NELLA STORIA DEL MONZA

30.05.2022 | 13:30

Ieri all’Arena Garibaldi di Pisa si è consumata la storia. Il Monza ha avuto la meglio dei toscani festeggiando la prima storica promozione in A, categoria inseguita per 110 anni. Un traguardo che ha premiato gli investimenti di Berlusconi e l’aplomb di Galliani, deus ex machina del progetto dei biancorossi. Una festa il cui protagonista indiscusso è Christian Lund Gytkjær, in arte il Vichingo, autore di una doppietta che è valsa la A. Fondamentale anche il gol nella finale d’andata, che ha permesso al Monza di trionfare all’U-Power Stadium.
A 32 anni è il momento più alto della carriera del danese, dopo una vita passata a segnare nei campionato del Nord Europa. Nato a Roskilde nel 1990, cresce calcisticamente nel Lyngby. Ad ottobre 2007, è invitato dal Liverpool per sostenere un provino, che sfortunatamente non riesce a superare. Rimane così nella sua Danimarca, senza perdere il fiuto del gol. Diventa il capocannoniere della squadra Under-18 del Lyngby nel campionato 2007/08. Inevitabile allora la promozione in prima squadra, con cui firma un biennale. Realizza 3 reti in 8 partite di campionato, nella sua prima stagione. L’anno successivo decide di passare a parametro zero al Nordsjælland, squadra rivale con cui si lega con un contratto triennale. L’attaccante termina comunque la stagione al Lyngby, venendo però bersagliato dai tifosi, che disapprovano la sua scelta di firmare per una formazione rivale.
Esordisce allora nella Superligaen il 14 agosto 2010, Copenaghen-Nordsjælland 2-0. L’11 settembre successivo arriva la prima rete, subito decisiva decisiva per il successo in trasferta per 0-1 contro l’Odense. Conclude l’anno col suo primo successo in carriera: la vittoria in finale nella Coppa di Danimarca 2010/11. A gennaio 2012 viene ceduto in prestito all’AB, compagine di 1. Division. Rientra poi al Nordsjælland, prima di trasferirsi ai norvegesi del Sandnes Ulf con la stessa formula. Nel 2013 opta per il trasferimento a titolo definitivo allo Haugesund. Dopo aver collezionato 27 goal in 61 presenze, si trasferisce al più blasonato Rosenborg. Il 24 ottobre successivo riceve la candidatura come miglior attaccante del campionato al premio Kniksen e a fine anno vince il campionato norvegese e la Coppa di Norvegia.  Il 27 gennaio 2017 passa al Monaco 1860, in Serie B tedesca, collezionando 15 presenze e 2 gol. Un rendimento che non soddisfa il club della Baviera. Gytkjær allora passa al Lech Poznań, con cui milita per tre stagioni realizzando 65 reti e laureandosi capocannoniere nella stagione 2019/20.
Gli occhi dell’Europa che conta allora si posano sul danese. Galliani come un condor chiude la trattativa e porta il Vichingo in Brianza. Il primo anno agli ordini di Brocchi non è molto soddisfacente. Dopo aver speso fior di milioni per vincere il campionato, Gytkjær e compagni spesso arrancano. Il debutto con i bagai avviene il 3 ottobre in occasione della sfida con l’Empoli, mentre il 31 dello stesso mese realizza su rigore la sua prima marcatura, in occasione del successo per 2-1 in casa del Cittadella. Chiude l’anno eliminato in semifinale playoff dal Cittadella, con 26 presenze e 6 reti. A luglio è tra i riconfermati, nonostante forti perplessità dei tifosi locali, visto che era arrivato con la nomea di capocannoniere di Polonia e perno della squadra che avrebbe dovuto stravincere il campionato. Con Stroppa è però tutt’un altro Gytkjær. 37 presenze e 9 reti, più altre 5 ai playoff. Insomma, serviva solo tempo per adattarsi. La rinascita proprio quando la palla scottava. Ora Monza si gode il suo freddo Vichingo.
FOTO: Instagram Gytkjær