Haaland: “Sono al Manchester per dare una mano e vincere la Champions”

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È arrivato il grande giorno ed Erling Haaland è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Il centravanti del Manchester City è sicuramente il protagonista più atteso e temuto della finale di Champions. "Voglio vivere il momento, senza guardare troppo avanti o troppo indietro. Penso solo a quello che sta per succedere" Ha glissato la domanda su cosa pensa degli avversari dell'Inter: "Non mi piace parlare molto dei rivali: preferisco concentrarmi su me stesso e sulla mia squadra. Affrontiamo un team forte che ci renderà la vita difficile: dobbiamo giocare al top per vincere". Ha specificato di sentire tutto il peso specifico di essere lui l'uomo che porterà la Coppa dalle Grandi Orecchie nella Manchester azzurra per la prima volta nella storia: "Mentirei se dicessi che non sento la pressione, è ovvio che sia così. E poi è vero: avevano vinto 4 volte la Premier in 5 anni prima che arrivassi io, avevano vinto praticamente tutto: è evidente che sanno già come si fa. L’unica cosa che manca è la Champions, quindi è chiaro che io sono qui per dare una mano a vincerla, per cercare di fare una cosa che il club non ha mai fatto prima: farò del mio meglio. Riuscirci significherebbe tutto per me. Mi manca una partita, dobbiamo giocarla al nostro top, che poi è quello che stiamo riuscendo a fare da diverse gare". Curiosamente arriva al match più importante "in astinenza"  da 4 partite, con una sola marcatura nelle ultime 7 "Un gol nelle ultime 7 partite è solo un modo di vederlo. L’altro è 52 gol e 9 assist in 52 partite. Funziona in entrambi i modi. E io mi sento benissimo". Fonte Foto: Instagram Manchester City