Hakimi: “Il Napoli mi cercava ma preferivo il progetto dell’Inter. Il bel gioco? Una partita non è un film”

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Achraf Hakimi ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui ha parlato della sua esperienza all’Inter e degli obiettivi della squadra. Queste le sue parole. Sullo scudetto: "Ne parliamo ma con rispetto, sapendo di non averlo ancora vinto. È l’obiettivo, non lo nascondo, ma mancano molte partite. Domani col Napoli sarà molto importante" Su quando sia arrivata la svolta: "La crescita è stata graduale. Molti di noi erano nuovi, me compreso. Abbiamo imparato a conoscerci. Poi, certo, sono successe cose che ci hanno dato una spinta. L’eliminazione dalla Champions ci ha permesso di concentrarci sul campionato. Le sconfitte ci hanno aiutato a capire cosa volevamo. Vogliamo le stesse cose, seguiamo un’unica strada, siamo uniti anche fuori dal campo". Sulle critiche per la mancanza di bel gioco: "Una partita non è un film. Nel calcio conta fare gol e non prenderne, vincere e arrivare primi nei tornei". Sul fatto di essere testimonial del nuovo logo: "È un onore. Mi piace, guarda al futuro. Un futuro che potremo costruire insieme. Spero di restare a lungo in questo club, sono felice". Sull'interesse del Napoli in passato: "Il Napoli mi cercava perché a Dortmund ho lavorato bene. Ma la squadra che in quel momento mi attirava di più è sempre stata l'Inter, un progetto in crescita"   Foto: sito Inter