HALID DJANKPATA, IL TALENTO ITALIANO DELL’ EVERTON CON LA JUVE NEL CUORE
16.02.2024 | 15:00
Due continenti e quattro Nazioni per un solo sogno: diventare un calciatore professionista e consacrarsi tra i grandi. Ad aprile compirà appena 19 anni, ma possiede un bagaglio già colmo di esperienze di vita Halid Djankpata, giocatore di proprietà dell’Everton, di origini beninesi ma munito di passaporto italiano e togolese. Un esordio da ricordare il suo, lo scorso 14 febbraio, con la Nazionale Under 19 allo stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro nell’amichevole contro i pari età dell’Austria, vinta alla fine per 3-0. E’ il minuto 51 del match, quando il suo sogno finalmente si realizza ed entra in campo al posto del compagno di squadra Daniele Quieto. E di obiettivo raggiunto si tratta, perché non c’è ombra di dubbio che su questo argomento il ragazzo abbia avuto le idee chiare fin da bambino. “Quando è arrivata la convocazione, non potevo crederci: è un sogno che si avvera“, queste le sue parole alla stampa il giorno della prima chiamata ufficiale in azzurro da parte di mister Bernardo Corradi. Un legame così viscerale con l’Italia, avendo sempre l’Africa sempre nel cuore, da averlo accompagnato fin qui in tutta la sua carriera, nonostante abbia trovato nel corso degli anni la sua dimensione calcistica in Inghilterra, dove si è affermato come centrocampista, abbandonando il ruolo di attaccante che ricopriva nel nostro Paese.
Piuttosto alto per la sua età, 184cm, e dal fisico robusto ed imponente, Djankpata è un calciatore tecnico e molto duttile, che può ricoprire ogni genere di posizione in mezzo al campo, sebbene il suo ruolo naturale sia quello di mezzala di inserimento. Non è un caso, infatti, che il giovane abbia affermato di ispirarsi ad Andrea Pirlo e Paul Pogba, due idoli legati a lui da una passione in comune: la Juventus, squadra di cui si è sempre dichiarato grande tifoso.
Nato il 13 aprile 2005 a Lomé, in Togo, da genitori beninesi, quando ha appena pochi mesi di vita, Djankpata si trasferisce con la sua famiglia a Lecco, dove cresce e scopre la sua passione per il calcio. All’età di quattro anni inizia, infatti, a giocare nell’Usmate Velate, società dilettantistica brianzola, e diverse squadre iniziano ad osservarlo con attenzione. La svolta arriva però solo nel 2016, quando i suoi genitori sono costretti a trasferirsi a Liverpool per motivi di lavoro. Proprio nel Merseyside, come anticipato, avviene la prima metamorfosi della sua carriera. Inizialmente entra a far parte della squadra del college. Passa poi a un club dilettantistico di Manchester, il Droylsden, dove mette in mostra le sue qualità, venendo definitivamente spostato in mezzo al campo con mansioni meno offensive. Non ci vuole molto tempo per attirare su di sé le attenzioni di alcune big come Everton, Liverpool e Manchester City che, nel 2019, danno origine ad una vera e propria asta per aggiudicarsi il suo cartellino. Alla fine però il ragazzo sceglie proprio i Toffees, giustificando così la sua decisione: “Ho scelto l’Everton, mi affascinava la storia di questa squadra. E poi cercavo un posto in cui esprimermi, non volevo andare in uno dei top club per rischiare di bruciarmi.” E come dargli torto. A questo punto compie tutta la trafila nelle giovanili del club, iniziando a militare nell’Everton Under 18, di cui diviene in breve capitano, prima di essere promosso alla selezione Under 21 ad inizio stagione 2022/23. Da qui è una continua escalation. Dopo aver trovato il gol all’esordio in Premier League 2 Division One, l’equivalente del Campionato Primavera italiano, riesce addirittura a strappare, durante l’annata, una convocazione in prima squadra, grazie al tecnico Frank Lampard, che rimane impressionato dalle sue prestazioni e ne comprende il potenziale. Non solo. Nello stesso periodo risponde anche ad una chiamata della nazionale Under 20 del Paese di origine dei suoi genitori, il Benin, con cui disputa un’amichevole, prima della successiva rinuncia per vestire la maglia azzurra dell’Italia. L’emblema di un desiderio apparentemente irrealizzabile che, però, alla fine si è avverato proprio come nelle favole. E Djankpata non vuole smettere di continuare a sognare per ambire a traguardi sempre più importanti.
Foto: Twitter Everton