HANS HATEBOER, MUSCOLI E CORSA PER LA DIFESA DEL GASP

Atalanta grande, grandissima protagonista del mercato di gennaio. Il riferimento in primis va chiaramente alle due operazioni in uscita concluse in tempi non sospetti: con le cessioni di Gagliardini e Caldara, rispettivamente a Inter e Juventus (quest’ultima con effetti dal 2018), la Dea ha sostanzialmente messo le mani su una cifra che - con i bonus - può superare i 50 milioni di euro, a prescindere da quelle che saranno le modalità di pagamento. Senza dimenticare il trasferimento di Sportiello alla Fiorentina, che potrebbe fruttare altri 7 milioni circa. Roba da applausi a scena aperta per un club che da sempre riesce a sfornare talenti da un settore giovanile florido come pochi. Ieri, ultimo giorno della sessione invernale, la società nerazzurra ha invece battuto due colpi in entrata, rimpolpando l’organico a disposizione di Gasperini con ulteriori pedine (dopo Cristante e Gollini) che potrebbero tornare utili nella seconda parte di una stagione sin qui strepitosa. Se l’arrivo in prestito di Mounier ha rappresentato un’opportunità, scaturita dall’incredibile situazione venutasi a creare a Saint-Etienne (con l’esterno offensivo, appena prelevato dal Bologna, immediatamente ripudiato dai tifosi dei Les Verts per i suoi trascorsi al Lione), quella relativa ad Hans Hateboer è stata un’operazione pianificata adeguatamente in chiave prospettica.



Con il difensore olandese, che era in scadenza di contratto con il Groningen, c’era già l’accordo a parametro zero per la prossima estate, ma alla fine le parti hanno preferito anticipare l’arrivo a Bergamo del ventitreenne esterno destro dei Paesi Bassi, in modo da favorirne l’ambientamento graduale. La soluzione ideale per iniziare ad entrare negli schemi del Gasp, in vista di quello che potrebbe essere lo scenario della prossima stagione. In estate, infatti, il sodalizio presieduto da Percassi si prepara ad altre due plusvalenze monstre: una la porterà in dote Franck Kessie, oggi promesso sposo della Roma, l’altra Andrea Conti (pari età e ruolo di Hateboer, che dovrebbe raccoglierne l’eredità), corteggiato dal Napoli con Chelsea e Milan a ruota. All’interno del nostro consueto spazio quotidiano accendiamo dunque i fari sull’ultimo arrivato in casa Atalanta. Hans nasce a Beerta, alle porte di Groningen, il 9 gennaio del 1994 e sin qui calcisticamente non si è mai mosso dal luogo natio. Cresciuto nel vivaio della squadra della sua città, Hateboer ha percorso tutta la trafila nel settore giovanile del Groningen, fino all’esordio in prima squadra datato 18 gennaio 2014, in occasione della sfida di Eredivisie pareggiata con l’RKC Waalwik. Da quel momento il nostro personaggio del giorno ha messo a referto, nelle varie competizioni (Europa League compresa), 111 presenze con 5 reti e 13 assist all’attivo, 25 i cartellini gialli collezionati, una sola espulsione. In bacheca l’indimenticabile Coppa d’Olanda levata al cielo nel 2015, grazie alla doppietta di Rusnak nella sorprendente finale contro lo Zwolle. A livello di Nazionali, Hans conta 4 presenze con la casacca orange Under 20 e 8 (impreziosite da 2 gol) con quella dell’Under 21.

Ben strutturato fisicamente (187 cm per 74 kg), Hateboer viene principalmente schierato sulla fascia destra, dove può far valere le sue doti nella corsa, ma alla bisogna può anche disimpegnarsi al centro della difesa, essendo munito del senso dell’anticipo e di una buona propensione alla marcatura. L’Atalanta non pesca all’estero a mani basse, nell’incipit - al contrario - abbiamo messo l’accento sullo stampo autoctono del club lombardo, ma quando lo fa solitamente i riscontri sono più che positivi. Per dirne una, nell’estate del 2015 dalla stessa Olanda arrivò all’ombra dell’Atleti Azzurri d’Italia, per soli 1,5 milioni di euro, un certo Marten De Roon, poi rivenduto a 14 - bonus compresi - agli inglesi del Middlesbrough dopo una sola stagione. A conferma della bontà delle scelte nerazzurre in sede di selezione degli obiettivi di mercato. In Serie A, tuttora il campionato più esigente dal punto di vista tattico, Hans Hateboer non potrà che affinare ulteriormente le sue qualità: la carta d’identità, del resto, è tutta dalla sua parte.



Foto: sito ufficiale Atalanta