Higuain 36: è record, non fantacalcio
15.05.2016 | 00:24
Higuain 36: è record, non fantacalcio. Perché ci voleva una giocata da fuoriclasse per scavalcare Nordahl, la giocata che lui – soltanto lui – poteva confezionare nel diluvio del San Paolo. Higuain 36: è record, non fantacalcio. Perché ci sono numeri che sono sentenze: un gol ogni 82 minuti, 35 partite giocate su 38, se le avesse giocate tutte – la media è inequivocabile – avrebbe sfondato il muro delle 40 reti. Higuain 36: è record, non fantacalcio. E nei suoi occhi c’era, sincera, la felicità di un ragazzo che si è integrato perfettamente a Napoli, amato e idolatrato come accade in pochissime occasioni. In quegli occhi c’era la Champions, la sincera gratitudine verso tutto il gruppo (nessuno escluso), la consapevolezza di aver vissuto una stagione che – la scorsa estate e prima di conoscere Sarri – conteneva una montagna di quesiti. Quei quesiti che lui ha spazzato via con il rendimento di chi oggi viene unanimemente riconosciuto come uno dei primi tre centravanti al mondo. Se non il primo. Gonzalo è la cartolina a colori, lo spot per il calcio, il manuale perfetto del grande cannoniere, il simbolo di chi sa caricarsi sulle spalle una squadra e la fa volare.
Higuain 36: è record, non fantacalcio. Cosa volete che sia una clausola da 94 milioni, tanti soldi, dinanzi agli occhi luminosi di quello che può essere considerato un figlio adottivo di Napoli. Il mercato, i prolungamenti o gli adeguamenti di contratto per una notte possono restare chiusi, a tripla mandata, in un cassetto. Questa è soltanto la notte di un ragazzo davvero felice. Il resto conta zero.
Foto: Napoli on Twitter