Gonzalo Higuain e la Juve, una montagna alta da scalare. Quanto? Lo scopriremo, magari non a strettissimo giro di posta. I bianconeri stanno studiando un’operazione stile Pjanic, che potrebbe avere effetti ancor più devastanti sugli equilibri del campionato e, quel che più interessa al club bianconero, rilancerebbe con forza ancor maggiore le velleità di mettere le mani sull’agognata Champions. Due le premesse: il Pipita, tramite il fratello-agente Nicolas, è già uscito totalmente allo scoperto il 28 giugno scorso, annunciando di non voler rinnovare il contratto perché De Laurentiis continua a chiedere la clausola (superiore ai 94 milioni di euro) per concedere il foglio di via al centravanti argentino. A conferma che, nella mente di Gonzalo e del suo entourage, la prospettiva è quella di lasciare Napoli in assenza di un progetto tecnico all’altezza delle aspettative di Higuain, che va per i 29 anni e ha voglia di vincere il più possibile. Seconda premessa: assodato che - dopo l’ultima stagione da record - Gonzalo può far gola a qualsiasi top club, l’interesse della Juve per il centravanti classe 1987 nasce l’estate scorsa. Il 19 giugno del 2015, all’interno della notizia: “Esclusiva: Higuain, la Juve ci proverà! E Rugani…”, scrivevamo testualmente: “In un’ipotetica classifica di gradimento il Pipita sarebbe in cima. Ora il discorso si fa molto delicato e complicato, ma la Juve è molto attenta. Se ci fosse la possibilità, la Juve ci proverebbe e magari ci proverà, dipende da Higuain. Avendo soprattutto le contropartite tecniche gradite al Napoli. Rugani è il primo nome, la Juve mai lo sacrificherebbe per qualsiasi tipo di offerta. Lo metterebbe sul piatto soltanto e se ci fosse la possibilità di andare sul Pipita. Un altro nome gradito al Napoli? Simone Zaza, riscattato dal Sassuolo, in attesa di una decisione definitiva. E chiaramente un ricco conguaglio di 25 milioni, per far quadrare il cerchio. Dipenderà solo da Higuain e dalle sue decisioni, pur sapendo che se finisse sul mercato i pretendenti sarebbero tantissimi. Juve compresa”. Un anno dopo lo scenario è chiaramente diverso, alla luce dell’annata strepitosa confezionata dal Pipita: se all’epoca il club bianconero ragionava sulla base di 25 milioni più i cartellini di Rugani e Zaza, oggi il grosso andrebbe fatto soprattutto cash, fermo restando che Rugani a Sarri piace da matti tutt’ora e che Zaza ha il Wolfsburg alle calcagna: circa 25 milioni potrebbero entrare in cassa, oltre ai 30 di Morata, un tesoretto già fondamentale per poter lanciare l’assalto alla diligenza Napoli. Senza considerare gli ulteriori 15-20 milioni che potrebbero derivare dall’eventuale cessione di Lemina (Stoke in pressing). Il tutto, con il gradimento di Higuain già incassato e i discorsi impostati tra le due società per Pereyra. La montagna è alta, ma la Juve può avvicinarsi abbastanza alla cifra monstre della clausola, ragionando poi sulle eventuali contropartite. E in questi casi solitamente a fare la differenza è la volontà del diretto interessato…
Foto: sito ufficiale Napoli