Higuain: “Nazionale? Gli insulti mi hanno fatto male, la gente dovrebbe ricordarsi…”

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Gonzalo Higuain è sempre schietto e diretto. Queste le parole del Pipita nel ritiro della Nazionale argentina, riprese da Tyc Sports: “Le critiche per la seconda finale di Copa America persa contro il Cile? Questo è il calcio, si gioca contro altre squadre e non abbiamo avuto fortuna. A volte non so perché arriviamo alla finale, se poi ci arriviamo e la gente ci uccide. Io sono un calciatore ma prima di tutto una persona, che ha ho lo stesso diritto di vivere, gioire e soffrire. La gente è libera di insultare, criticare, ma devono ricordarsi che siamo persone prima che calciatori. Vedere mia mamma stare male come in quei giorni mi uccide, non se lo merita per tutto quello che ha fatto per me. Quando segni sei il migliore, se sbagli sei il peggiore. Coloro che dubitavano di me continueranno a farlo. Ci sarà sempre qualcuno che non mi ama o non mi ammira. Io non gioco a calcio per piacere a tutti. Se sono felici insultandomi, va tutto bene. Sono stato molto male, ma guardo avanti, ho ancora una lunga carriera. Sento ancora un profondo amore per il calcio e per la mia Argentina, il giorno che non lo sentirò più smetterò di giocare. Io comunque ho ricevuto il massimo sostegno dai miei compagni e dallo staff tecnico. È per questo che sono qui, io non ho mai pensato di lasciare la Nazionale. L’affiatamento con Dybala? Siamo in un buon momento, vogliamo fare nella Selecciòn le stesse cose che stiamo facendo alla Juve". Foto: La Nacion