Higuain torna a Udine 11 mesi dopo. Nel gioco degli intrecci

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Il calcio vive di intrecci, corsi e ricorsi. Undici mesi dopo Gonzalo Higuain torna a Udine…e anche questa volta la pratica scudetto si può chiudere. Il 3 aprile del 2016 il Pipita vestiva la maglia del Napoli e l’inattesa sconfitta per 3-1 contro i bianconeri friulani, all’epoca allenati da De Canio, fece di fatto calare il sipario sul campionato, per la gioia della Juventus che nell’anticipo aveva già fatto il suo contro l’Empoli. Per di più l’attaccante argentino, dopo aver segnato il suo 30° gol, fu protagonista in negativo, facendosi espellere nel nervosissimo finale che lo vide mettere le mani sul petto dell’arbitro Irrati. La Juve volò a più 6 a sette giornate dalla fine, Higuain fu squalificato per 4 turni (poi ridotti a 3) ma ciò nonostante riuscì a battere lo stratosferico record di Nordhal che resisteva da 66 anni, toccando il muro delle 36 reti. Anche quest’anno dal Friuli può arrivare una sentenza quasi inappellabile, ma adesso Gonzalo si trova dall’altra parte della barricata tricolore, veste il bianconero più blasonato e certamente affronterà la trasferta della Dacia Arena con ben altro spirito. Ove gli uomini di Allegri avessero la meglio sulla banda dell’ex Delneri, infatti, porterebbero addirittura a 10 punti il vantaggio sulla Roma, la più immediata inseguitrice battuta in casa ieri proprio dal Napoli che a quel punto resterebbe a meno 12. È vero che al termine mancherebbero ancora 11 giornate, ma ipotizzare un crollo della Juve sarebbe sempre più complicato. Ebbene sì, nel gioco degli intrecci, i partenopei potrebbero aver fatto un bel favore al Pipita, attuale capocannoniere a quota 19 (unitamente a Dzeko e Belotti) e già arrivato in totale a 23 gol in stagione. Undici mesi dopo, il crocevia di Udine può portare un sorriso a 32 denti sul volto di Higuain. Foto: zimbio.com