Mourinho, il Portogallo insiste. Ma la Roma non può essere un part-time

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Siamo sinceri e nessuno si offenda. Da dieci giorni almeno vanno avanti i discorsi per José Mourinho, dai primi spifferi portoghesi alle conferme italiane, alla retromarcia di chi aveva indicato come favorito il responsabile dell’Under 21 prima di allinearsi. Ora che la Federazione portoghese stia pensando a Mourinho non può essere una notizia sorprendente, considerato il suo carisma e il suo curriculum. Ma sarebbe il caso di risolvere la pratica con la Roma, analizzando il contratto in scadenza nel 2024, senza fare troppo confusione e non pensando che il suo attuale club sia una valvola di sfogo. Se Mourinho ambisse davvero al Portogallo, sarebbe il caso di uscire allo scoperto e di dirlo senza troppi giri di parole. La Roma non può essere un part-time per il blasone, il contratto che ha, la pazienza che ha avuto anche nei momenti più complicati, l’affetto che ha dimostrato anche dopo sconfitte inspiegabili. È giusto che Mourinho scelga, se davvero entrerà nell’ordine di idee di andare fino in fondo rispetto alla proposta della Federazione portoghese. Foto: Twitter Roma