I 90 minuti dominanti di Adrián Bernabé in Parma-Milan
Il
Parma sceso ieri in campo nella sfida casalinga contro il
Milan, ha sfornato una prestazione al limite della perfezione. Una squadra corta, in grado di gestire il pallone, ma anche di pressare e coprire gli spazi di manovra avversari coi tempi e i modi giusti. Ma il grande punto forte del Parma di
Pecchia, è la velocità con cui verticalizza e ribalta il fronte di gioco tramite i contropiedi. Contropiedi mai speculativi o scaturiti dall'attesa dell'errore avversario, ma sempre nati dal pressing e da dinamiche difensive propositive e ben collaudate. Per questo tipo di gioco, è però indispensabile qualità e tenacia in mezzo al campo, caratteristiche insite nel profilo del numero 10 crociato Adrián
Bernabé, probabilmente il migliore in campo dei suoi. A differenza della prima di campionato contro la
Fiorentina in cui il talentuoso centrocampista spagnolo agiva sulla trequarti, nella gara contro il
Milan il tecnico ha deciso di schierarlo qualche metro più indietro, sulla mediana. E mai scelta fu più visionaria. Bernabé era il punto di riferimento principale della prima costruzione del Parma, e sembra esser nato per quel ruolo. Alzava la testa, giocava a due tocchi e verticalizzava con intuito. Ma, soprattutto, lottava. Sono 8 i palloni strappati ai giocatori milanisti dal classe 2001, indice di una predisposizione non soltanto a giocate qualitative, ma anche all'interdizione. Pecchia, allenatore dalla spiccata intelligenza tattica, potrebbe quindi riproporlo in quel ruolo anche nelle prossime gare. Foto: X Parma