Iachini: “All’inizio ho avuto paura. In questo momento è difficile pensare al calcio”
Intervistato dai microfoni de
La Gazzetta dello Sport, il tecnico della
Fiorentina,
Beppe Iachini, ha commentato la situazione che sta vivendo il nostro Paese: "S
arà impossibile dimenticare i camion dell’esercito che portano via le bare da Bergamo e da altre città della Lombardia. - ha esordito -
Famiglie straziate dal dolore senza nemmeno poter dare un saluto ai loro cari. Credo che questo sia il momento più duro per chi non ha vissuto l’ultima guerra.
All'inizio ho avuto paura. Ero molto preoccupato. Questo è un virus nuovo, nessuno lo conosce. Per fortuna, Vlahovic, Cutrone e Pezzella non hanno avuto bisogno di un ricovero ospedaliero. Ora finalmente sono tutti e tre negativi. La priorità è la salute. Muoiono ancora tante persone, è difficile pensare al calcio. La decisione spetta alle figure competenti e noi ci adegueremo. Dal primo allenamento serviranno almeno 3-4 settimane prima di tornare in campo." Poi, sul suo futuro: "
Ci sentiamo spesso con il presidente e anche con Barone e Pradè. Parliamo soprattutto della nostra salute. Ci sarà tempo per discutere del mio futuro. Ho sempre detto che per me allenare la Fiorentina è un sogno, non è come allenare da qualche altra parte per il mio legame profondo con Firenze, con i fiorentini e con la Fiorentina. Cutrone e Vlahovi sono due attaccanti molto giovani che devono lavorare a fondo per migliorarsi. Le qualità ci sono, starà a loro avere la forza, l’umiltà e l’entusiasmo per migliorarsi. Hanno entrambi grandi margini di crescita. Sono sicuro che ci sarà un futuro importante sia per loro che per la Fiorentina. Chiesa come Dybala? Sul piano della vivacità, della velocità, della tecnica in velocità e della pericolosità sicuramente si. Probabilmente Dybala è più attaccante ma Federico sta lavorando per poter essere determinante anche in quella zona del campo." Foto: profilo Twitter ufficiale AC Fiorentina