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Icardi ma non solo: da Casillas a Terry passando per Cruyff, quando il capitano perde la fascia

13.02.2019 | 23:50

L’Inter e Mauro Icardi hanno scelto il giorno prima di San Valentino per allontanarsi. Almeno momentaneamente. Fascia di capitano tolta all’attaccante argentino e consegnata a Samir Handanovic. Non solo: Maurito non parteciperà alla trasferta di domani a Vienna contro il Rapid. Una decisione drastica, quella del club nerazzurro, ma non certo nuova nel mondo del pallone. La lista dei capitani degradati, infatti, è piuttosto lunga: da Casillas a Neymar, da John Terry a Johan Cruyff fino a Giuseppe Giannini. A Madrid, per esempio, ecco le storie tese tra Mourinho e Casillas: l’allenatore portoghese, nel 2011 sulla panchina delle Merengues, decise di togliere la fascia al portiere spagnolo. Il motivo? Lo Special One si giustificò dicendo di preferire un giocatore di movimento in grado di avere “una relazione più efficace” con gli arbitri, in realtà dietro la decisione c’erano i rapporti non proprio eccellenti (eufemismo) tra i due. Stessa sorte anche per John Terry, bandiera del Chelsea e dell’Inghilterra: con Fabio Capello alla guida della Nazionale, nel 2010, scoppiò lo scandalo Terry, coinvolto in una relazione extraconiugale con la compagna di Wayne Bridge. La Federazione usò il pugno duro: via la fascia, che passò al braccio di Rio Ferdinand. Diverso nei modi, invece, il distacco di Neymar dalla fascia di capitano, scelta volontaria per eccesso di stress a causa della leadership. La rinuncia dopo le Olimpiadi del 2016, nel corso delle quali il Brasile ha ottenuto l’oro. Persino le leggende del pallone non mancano nella lista: nel corso della stagione 1972-73 le elezioni interne allo spogliatoio dell’Ajax portano a un esito incredibile. Via la fascia dal braccio di Johan Cruyff, mica uno qualunque. Stesso destino anche per Giuseppe Giannini: a causa della rottura con Ottavio Bianchi, nel ’92 alla guida della Roma, il tecnico decise di togliergli la fascia di capitano per consegnarla a Rudy Voeller. Restando nella Capitale, spunta un precedente che riguarda proprio Spalletti: nel 2016 la Roma perde malamente con il Porto (3-0) e i giallorossi escono ai preliminari di Champions. De Rossi (capitano perché Totti è infortunato) in quella gara perde la testa e si fa espellere, Spalletti usa il pugno duro e gli leva la fascia: l’allenatore parla di “regole interne da rispettare” e che la sanzione è momentanea. Meno di un mese, e De Rossi torna al suo ruolo di capitano. Stavolta tocca a Mauro Icardi, solo il tempo ci dirà se la decisione dell’Inter sarà definitiva o temporanea.

 

Foto: Daily Mail – Telegraph