Icardi-Zhang, i retroscena (che coinvolgono Lukaku e Sanchez). E le cifre per Alexis…
Alexis Sanchez è diventato un tormentone destinato a una felice soluzione. Normale quando paghi una minima parte (cinque milioni più bonus per la precisione) dell’ingaggio totale (dodici milioni) che il cileno percepirebbe al
Manchester United se restasse lì per tutta la stagione. E non accadrà. Normale quando vuoi strappare un prestito secco, gratuito, rinunciando al diritto di riscatto che potrà essere comunque inserito in un secondo momento. Ma è normale soprattutto per la posizione della proprietà che è ricca, molto ricca, ma non scema. C’è un retroscena: l’idea di un mese e mezzo fa era quella di prendere
Lukaku soltanto dopo aver ceduto
Icardi. Quando la famiglia Zhang ha constatato la fibrillazione di Conte, che continuava a chiedere Romelu a prescindere da Maurito, il club ha preferito cambiare rotta per non alimentare il nervosismo di Antonio. Quindi: subito
Lukaku a prescindere da
Icardi. Ma Suning ha continuato a sperare di cedere l'argentino, ha tifato perché andasse al
Napoli. Niente. Non ha aperto alla
Juve e difficilmente accadrà, anche se nulla possiamo escludere. E sull’operazione
Sanchez, che resta onerosa (l’ingaggio salirebbe a circa 6,5 milioni dalla prossima stagione in caso di riscatto) ha continuato a prendere tempo proprio perché speranzosa di trovare una chiave per Icardi. Il faccia a faccia non ha portato a nulla di concreto, Maurito continua a dire di voler restare, vedremo se all’ultimo minuto cambierà idea. Nel frattempo
Sanchez non poteva aspettare oltre, quindi il famoso discorso (l’uscita di Icardi prima di fare un altro investimento) porterà a fare un altro strappo alla regola: dopo
Lukaku, anche
Sanchez, con
Icardi che non si muove di un centimetro dalle posizioni degli ultimi mesi. Nel frattempo il Monaco aveva offerto nuovamente il prestito di
Keita Balde, ma gli occhi erano su Sanchez e il conto alla rovescia è scattato da un pezzo. Domani Alexis è atteso in Italia, in arrivo l’autorizzazione United,
come vi abbiamo raccontato nelle scorse ore. Foto: Twitter ufficiale Manchester United