Iemmello: “Foggia è una grande tifoseria, ma chi ha tentato di aggredirmi è figlio di degrado e maleducazione”

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Lunedì sera un increscioso episodio è avvenuto a Foggia durante la partita dei rossoneri contro il Catanzaro, con un tifoso dei padroni di casa entrato in campo per tentare di aggredire l'attaccante dei calabresi Pietro Iemmello. Lo stesso calciatore, intervistato quest'oggi da La Gazzetta dello Sport, ha commentato: "Negli ultimi 30 anni a Foggia nessuno ha segnato quanto me. Ho fatto rinunce come quella di Lanciano, ho dimostrato di tenerci, è la piazza che mi ha lanciato e avevo nel cuore. E’ una grande tifoseria, ma con tanti difetti. Chi è entrato in campo è stato un caso isolato, credo, figlio del degrado e della maleducazione che in città ci sono ancora. Pensi che domenica sera alcuni tifosi sono venuti a salutarmi in hotel. Avevo tanti contatti, non con la malavita".



Iemmello prosegue: "Anche Galano del Bari era stato trattato male. Con gli ex della retrocessione fanno sempre così. E quando c’è il mio nome divento il capro espiatorio. Non sono mai sceso a compromessi, il motivo è solo questo. Anche a Perugia: ho fatto 19 gol, siamo retrocessi e se la sono presa soltanto con me". Foto: Twitter Catanzaro