Il Coronavirus ferma la Premier League, ma i calciatori si allenano in Realtà Virtuale

Durante il blocco forzato per la pandemia Coronavirus, in Premier League, molti giocatori e club stanno adottando un metodo rivoluzionario: la realtà virtuale. Infatti, molti club - tra cui il Liverpool - hanno sospeso gli allenamenti. Di conseguenza, la maggior parte dei giocatori, in questi giorni, si sta allenando grazie alla tecnologia sviluppata da Rezzil, una società con sede a Manchester che produce macchinari di realtà virtuale che spesso vengono usati dai calciatori per la riabilitazione molto gravi. Secondo Sportsmail, quattro delle Big Six del calcio inglese avrebbero installato queste attrezzature nel loro campo d'allenamento e, diversi giocatori, li hanno installati nelle proprie case. Uno di questi è Michail Antonio, esterno del West Ham: "E' solo questione di realizzare ciò che ti circonda e capire come agire. - ha detto Antonio a Sportsmail - Non hai tutto il tempo che vuoi: se impieghi troppo tempo, la palla scompare letteralmente e e devi ricominciare da capo. Da quando ho cominciato ad usare questi strumenti ho notato che la mia visione di gioco sta iniziando a migliorare." Secondo gli esperti, la realtà virtuale offre la stessa risposta neuroplastica di una palla reale, ponderata in modo specifico per ogni individuo e i  giocatori hanno una vista a 360 gradi del campo e le esercitazioni si concentrano sul tipo di pressione cognitiva che sorgerebbe durante le partite più importanti. Questi attrezzi permettono anche ai club di far rivivere ai calciatori particolari situazioni di gara e comprendere i propri errori. "Sembra reale. Il tuo cervello si ritrae, tutto il tuo corpo crede che calciare qualcosa e fisicamente giocare a calcio. La tua mente pensa che stai toccando una palla." - ha concluso Antonio. Foto: Telegraph