Jacopo Manconi questa settimana la ricorderà per tutta la vita, anche se in effetti dovremmo restringere il campo e parlare di due giorni, 48 ore abbondanti.
Tante quante ne sono passate dalla doppietta siglata all’esordio - da subentrato - con la maglia dell’Italia Under 20 di Evani, martedì a Offenbach nel torneo Quattro Nazioni contro i pari età della Germania, al gol del 2-0 realizzato al Silvio Piola nell’ostico match che vedeva il suo Novara opposto al Trapani. Una vittoria, quella di ieri, che ha salvato la panchina ad Alfredo Aglietti, incrinatasi pericolosamente dopo la scoppola rimediata a Latina. E che di rimando ha momentaneamente spedito i siciliani fuori dalla zona playoff.
Nitido il timbro di Manconi, che al 24’ ha arpionato splendidamente il lob di Sansovini per poi freddare Nordi con un potente mancino sotto la traversa: seconda rete tra i cadetti per il quasi ventenne attaccante lombardo, che segue l’autentica prodezza del 7 aprile scorso, quando fu il portiere crotonese Gomis a raccogliere in fondo al sacco la rasoiata partita dal destro del gioiellino a coronamento di una galoppata da centrocampo, impreziosita da una serie di finte ubriacanti.
Sì, davvero di alta scuola i numeri sin qui palesati dal numero 28, che in passato aveva già partecipato a degli stage sia con la rappresentativa azzurra Under 19 che, ad inizio aprile, con la B Italia di Piscedda.
Nato a Milano, il 20 aprile del 1994, contrariamente al consueto cliché Jacopo non si forma calcisticamente nel vivaio di un club professionistico: gioca con gli amici, suda e si diverte ad inseguire il pallone finché, all’età di 16 anni, non si mette alla prova nel Villanterio, compagine dilettantistica militante in Eccellenza. Segnalato a Mauro Borghetti nel 2012, il responsabile del settore giovanile del sodalizio piemontese intravede, da subito, qualità fuori dalla norma nel giovane prospetto e così lo porta a Novarello.
La stagione scorsa va a segno otto volte con la Primavera, in estate Aglietti lo vuole in ritiro per monitorarne da vicino i progressi, anche successivamente Jacopo si allena costantemente con i grandi ma fino a gennaio scende in campo soltanto con la formazione giovanile, allenata da Giacomo Gattuso: media gol da urlo, uno ogni 102 minuti, 5 nelle 6 gare complessivamente disputate. È Alessandro Calori, il cui interregno durerà tre mesi, a concedergli l’onore del debutto, il 19 gennaio nella trasferta di Varese. E Manconi risponde da par suo: entra all’83’ e in zona Cesarini confeziona l’assist vincente per il pareggio di Faragò. Da quel momento in poi ha collezionato altre 13 presenze, 8 delle quali da titolare, con ulteriori due assist all’attivo al di là delle marcature che vi abbiamo già descritto compiutamente.
Munito di un fisico agile ma solido (180 cm per 74 kg), il ragazzo può giocare sia da prima punta che da esterno nel tridente d’attacco, ruolo in cui è stato schierato ultimamente. La velocità è uno dei suoi punti di forza, oltre all’estrema facilità di calcio con entrambi i piedi, ma in generale il repertorio appare già abbastanza completo anche se naturalmente da affinare: il tempo al riguardo sarà un alleato preziosissimo.
Non è difficile ipotizzare per Jacopo un futuro nella massima serie: l’agente ha dichiarato recentemente che si è già mosso il ds dell’Udinese, Cristiano Giaretta, che lo conosce bene avendolo avuto alle sue dipendenze fino a undici mesi fa. Inoltre i friulani, dopo l’operazione Bruno Fernandes, verosimilmente potranno contare su un canale privilegiato con la società del presidente De Salvo. Non vanno però affatto esclusi scenari diversi, dal momento che le ultime prestazioni potrebbero far drizzare le antenne a tanti. Prima di pensare al mercato, però, c’è una salvezza da conquistare a Novara.
Foto: Novara Channel