Il mercato in campo – Con un Bertolacci in più

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Quattro presenze in Europa League, zero minuti in campionato. Andrea Bertolacci era reduce da una stagione ai margini nonostante l'iniziale considerazione di Rino Gattuso, il quale in estate bloccò la sua partenza.



Il suo arrivo è stato accolto in un contesto di scetticismo e indifferenza; in casa doriana un avvio di campionato da incubo, l'infinita telenovela societaria, il suo status di svincolato e la lunga permanenza genoana.

Il mercato estivo non aveva portato gli elementi desiderati ad Eusebio Di Francesco, la difesa sembrava di burro e l'attacco capace di fare solo il solletico alle difese avversarie.



Sulla carta la mediana appariva il reparto con minore urgenza di rinforzi nonostante la partenza di Praet, da reperire ormai soltanto tra gli svincolati  in attesa della finestra invernale. E invece l'infortunio di Linetty e le difficoltà riscontrate da Vieira, impiegato spesso e volentieri dal 1', hanno fornito ulteriore linfa ad un'interessante opportunità di mercato.

Prelevare a parametro zero un elemento nel pieno della carriera, dotato di esperienza, qualità e duttilità tattica rappresentava un'occasione da cogliere al volo. Senza dimenticare un aspetto fondamentale: una voglia di riscatto che non conosce confini.



La Sampdoria deve ripartire da grinta, orgoglio, stimoli e ottimismo per uscire il prima possibile dalla zona retrocessione. Schierato a sorpresa dal 1' contro la squadra che lo ha cresciuto, Bertolacci ha impiegato ben pochi giri d'orologio per dettare i tempi nel cuore del centrocampo.

70' in campo gestiti con intelligenza tattica e senso della posizione, il primo ad impostare con invidiabile visione di gioco, il primo a rompere il possesso palla giallorosso con una carica agonistica contagiosa. Un autentico punto d'equilibrio.

Un innesto di consistenza nello spogliatoio, capace di crederci davvero, pronto a combattere e a ragionare di collettivo. Un esempio di lealtà e sincerità ormai sempre più raro nel calcio moderno. Non rinnega il lungo e intenso passato nell'altra sponda cittadina, promette il massimo impegno con la nuova maglia, punta a farsi giudicare esclusivamente per l'impegno infrasettimanale e il rendimento nei 90'.

Fatti, non solo parole. In pochi allenamenti la sua rabbiosa voglia di rendersi utile ha convinto mister Ranieri a dargli fiducia dal 1', al Ferraris si è meritato gli applausi del nuovo pubblico all'uscita dal campo, con i crampi dopo aver dato tutto, oltre un anno dopo l'ultima presenza in serie A.

I Doriani si sono resi conto di poter contare su un nuovo guerriero, pronto a lottare su ogni pallone e determinato a scrivere nuovamente il proprio nome nella lista marcatori. Un Professionista che sente il peso della maglia, un Uomo che non dimentica colori e sentimenti, disposto a tutto pur di ripagare la fiducia ricevuta nel periodo più buio della carriera.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net