Atletico Madrid, Inter, Benfica erano solo alcuni dei club accostati in estate ad Edinson Cavani, oltre alle numerose piste sudamericane.
Non mancavano gli scettici tra gli addetti ai lavori, convinti che il campione uruguayano, svincolato a 33 anni dopo la lunga esperienza a suon di goal al PSG, fosse ormai sulla via del tramonto almeno grandi livelli in Europa. Per dimostrare il contrario serviva un club di prima fascia convinto a dargli fiducia con un importante progetto tecnico, un ruolo di primo piano e un ingaggio da top player.
Quel club è stato il Manchester United, con Solskjaer da tempo alla ricerca di un attaccante vincente, rapace in fase realizzativa, esperto e adatto alla sua filosofia offensiva. Ai Red Devils serviva un elemento capace di non dare punti di riferimento alle retroguardie, svariando sull'intero fronte offensivo e mettendosi completamente a disposizione del gruppo.
Un infortunio muscolare lo ha lasciato per alcune settimane ai box in una fase ricca di impegni tra Premier League e Coppe, il numero di presenze non è stato elevato, notevole invece il suo impatto in termini realizzativi. Otto marcature in Premier hanno consentito allo United di abbattere i fortini di difese blindate, sono arrivati successi fondamentali in trasferta, ad esempio sui campi di Southampton e Tottenham. Domenica il bomber uruguayano aveva già gonfiato la rete nella prima frazione su assist di Pogba, l'intervento del Var ha cancellato tutto riscontrando un dubbio fallo di McTominay.
L'ex beniamino di Napoli non vedeva l'ora di trovare il bersaglio grosso, nella ripresa era pronto a colpire su ogni pallone, Lloris e qualche carambola sembravano far presagire ad una giornata con la porta stregata. E invece nel finale ecco il traversone a giro del subentrato Greenwood, "El Matador" fa a fette la difesa degli Spurs e in tuffo trova l'angolino, sorpasso United. Davanti alla telecamera tutta la carica agonistica e l'entusiasmo di un veterano con la voglia del ragazzino, un professionista apprezzato dalla guida tecnica, un leader ben voluto dal gruppo come testimoniato dall'abbraccio dell'intera squadra.
Il rush finale della Premier e l'Europa League ancora in palio prima di concludere la stagione e prendere una decisione sul futuro a breve termine. L'impatto soprattutto con il clima inglese non è stato dei migliori, la Premier è un campionato particolare e molto fisico, nel frattempo può essere cresciuto il desiderio di avvicinarsi alla famiglia. Il Manchester United vuole giocarsi tutte le carte possibili per contare sul "Matador" per un'altra stagione, lo considera determinante nel processo di crescita del progetto tecnico, il suo rinnovo è un tassello prezioso.
Tra poche settimane conosceremo il suo futuro, in ogni caso lascerà un buon ricordo a tutti coloro che l'hanno conosciuto da vicino e tifato, purtroppo soltanto da casa in tempo di pandemia.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net