Il mercato in campo – Emanuel Vignato, lampi di classe
05.05.2021 | 12:37
In Italia di regola si fatica ad attendere chiunque e qualsiasi cosa, fortunatamente qualche eccezione esiste ancora. A Bologna Sinisa Mihajlovic non ha avuto fretta nel lanciare Emanuel Vignato, lo ha gestito nel migliore dei modi, dandogli fiducia con un minutaggio crescente senza mandarlo mai allo sbaraglio.
Nel gennaio 2020 il club felsineo, bruciando la concorrenza di big italiane ed europee e approfittando della mancata fumata bianca della Sampdoria, ha effettuato un investimento importante su un talento non ancora ventenne, tra i più promettenti in assoluto a livello nazionale.
È rimasto al Chievo fino al termine della scorsa annata, una scelta oculata per consentire al ragazzo di accumulare esperienza nell’ambiente dove è cresciuto e ritagliarsi uno spazio di rilievo nell’undici titolare in un torneo ostico come quello cadetto. Trentadue presenze e cinque goal, un rendimento di elevata qualità, un buon biglietto da visita per il salto nel massimo palcoscenico.
Alle spalle dell’intramontabile Rodrigo Palacio il tecnico serbo può contare su elementi collaudati, talentuosi e versatili del calibro di Roberto Soriano, Skov Olsen, Riccardo Orsolini e Nicola Sansone, oltre a Musa Barrow impiegato anche da prima punta. Quotata e folta concorrenza, ma, al tempo stesso, la possibilità di crescere senza pressioni per il classe 2000.
Chance dal primo minuto contro la Fiorentina, tre assist incantevoli in un autentico show di tecnica, dinamismo, visione di gioco e imprevedibilità. Grandi qualità nello stretto, abilità nel dribblare l’uomo e creare l’agognata superiorità numerica, fantasia pura del trequartista abbinata alla duttilità tattica e senso del goal della seconda punta.
Ci troviamo dinanzi ad un talento cristallino che ad agosto compirà ventun anni, il Bologna si ritrova tra le mani un potenziale crack di mercato, un campioncino del futuro grazie ad un’operazione di mercato di indubbio spessore seguendo la strada della programmazione e lungimiranza. Nulla è ancora stato fatto. Per rispettare le grosse premesse risalenti alle Nazionali giovanili e al Chievo servirà costanza di impiego e rendimento, non cullarsi sui possibili allori.
Toccherà all’intelligenza e alla maturazione del ragazzo continuare a mantenere i piedi ben saldi per terra, il tutto abbinato al fondamentale lavoro di gestione di Sinisa Mihajlovic, tra i migliori in circolazione nel valorizzare i giovani talenti alternando “bastone e carota”. Nel frattempo applausi ad Emanuel Vignato, uno dei possibili volti del domani, e al club felsineo che ci ha puntato senza tentennamenti. Tutto il resto è ancora da scrivere.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net