Nella passata stagione ho avuto la fortuna di vederlo un paio di volte dal vivo e mi aveva davvero impressionato. Per qualità tecniche e forza fisica sembrava un fuori categoria con il campionato Primavera. Mi sto riferendo a Dejan Kulusevski, già inserito in alcune occasioni da Gianpiero Gasperini nel giro della prima squadra.
In estate bisognava capire se tenerlo in rosa come alternativa ai veterani, oppure mandarlo in prestito per la prima vera annata tra i professionisti. Tra le potenziali opzioni è stato il Parma a muoversi in largo anticipo bruciando la concorrenza, ovviamente prestito secco in quanto la Dea non ne voleva assolutamente sapere di perdere il controllo sul cartellino di un possibile crack di mercato, l'ennesimo diamante emerso dal suo florido settore giovanile.
Niente serie C, niente serie B, subito serie A per un diciannovenne alla prima stagione tra i “grandi”, un impatto semplicemente devastante, con molta probabilità ben al di là di ogni più rosea aspettativa. Non è servito un periodo di ambientamento per adattarsi al massimo palcoscenico, il tuttofare di origini macedoni si è imposto alla prima occasione per personalità, fisicità, concentrazione, affidabilità e bagaglio tecnico, diventando immediatamente un punto di riferimento imprescindibile nell'11 di Roberto D'Aversa.
Non sono puntualmente mancati gli interessamenti delle big nostrane e soprattutto inglesi, del resto le caratteristiche di Kulusevski calzerebbero a pennello con la Premier, almeno per quattro qualità sempre più rare; invidiabile tecnica, inarrestabile potenza, abilità nell'inserimento senza palla e grande duttilità tattica, potendo ricoprire più ruoli con la medesima efficacia. Il Parma si è già espresso, fino a giugno l'Under 21 svedese resterà agli ordini di mister D'Aversa, a giugno la palla passerà all'Atalanta; trattenerlo un anno per la definitiva consacrazione, oppure cederlo al miglior offerente realizzando l'ennesima super plusvalenza?
Con il senno del poi questo Kulusevski, in grande spolvero anche contro la Roma, avrebbe fatto comodo fin da subito all'Atalanta intenzionata a ben figurare come sempre sui tre fronti. Un autentico jolly, uno di quegli elementi sempre più rari capaci di far cambiare ritmo al match, compiere alcuni strappi destinati a far saltare gli equilibri avversari, con la qualità di non fornire punti di riferimento, abile a far male in diverse situazioni, in primis da fuori, inserendosi senza palla e sul gioco aereo. In attesa delle decisioni estive in casa atalantina, il Parma se lo coccola e dà continuità ad un ottimo avvio di stagione a livello di collettivo, ringraziando l'operato del Ds Faggiano.
Si tratta di un'operazione di mercato lungimirante, anche in considerazione degli intoppi sempre dietro l'angolo in una stagione così lunga e in casa gialloblu non sono purtroppo mancati a centrocampo e in attacco. Gli infortuni di Inglese, Grassi e Karamoh hanno costretto D'Aversa a rivedere l'11 titolare e a riorganizzare le alternative tattiche, l'esplosione di Kulusevski si è rivelata una manna dal cielo, garantendo quel mix di qualità – quantità fondamentale per mantenere ai livelli di partenza il complessivo potenziale gialloblu.
Siamo soltanto a metà novembre, adesso il ragazzo nativo di Stoccolma dovrà affrontare un altro difficile compito, mantenere questa continuità di rendimento e non farsi distrarre dalle inevitabili voci di mercato, destinate a diventare più frequenti sia a gennaio, che nella parte finale della stagione. Nel caso in cui riuscisse anche in questo obiettivo, allora ci troveremmo dinanzi ad un campioncino da ogni punto di vista.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net Foto: Twitter ufficiale Parma