Il mercato in campo – Musa Barrow: il potenziale futuro
29.01.2020 | 20:05
Se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo anticipare che Musa Barrow abbia compiuto la miglior scelta possibile in sede di mercato.
Lo spazio nella fantastica Atalanta targata Gasperini era ormai ridotto, qualche recente apparizione non troppo convincente ha ulteriormente complicato gli scenari dinanzi ad una concorrenza di primissimo piano. Da qui, suo malgrado, la decisione di cercare fortuna altrove, alimentare la grande voglia di giocare con continuità, acquisire lo status di protagonista, con l’obiettivo di crescere e migliorarsi sotto la guida di un tecnico che facesse di tutto per allenarlo e lo mettesse al centro del progetto.
Esattamente Sinisa Mihajlovic, il quale ha sempre posto il gambiano come prima scelta nella lista della spesa, individuandolo come il rinforzo ideale per età, caratteristiche tecniche, doti atletiche, ulteriori margini di crescita, smania di riscatto. Da lungo tempo i felsinei hanno a che fare con difficoltà nell’aggiudicarsi un attaccante da doppia cifra. L’investimento sostenuto anni fa su Destro non ha portato i risultati sperati, Santander fornisce un contributo prezioso alla causa soprattutto come spalla, Palacio pare intramontabile ma gli anni passano per tutti.
Il Bologna, come dimostrato dall’operazione Vignato definita in ottica estiva, ha intrapreso un cammino ben preciso, decidendo di voltare pagina e puntare su elementi di prospettiva con i quali costruire un nuovo progetto, aumentare il valore della rosa e alimentare potenziali future plusvalenze. L’Atalanta puntava con decisione sulle qualità di Barrow, ha compreso come gli spazi si fossero fortemente ridotti, non si è tirata indietro dall’ascoltare le preferenze del ragazzo, lasciandolo partire soltanto dinanzi ad una pesante offerta a doppia cifra.
A Ferrara il talento gambiano, entrato nel corso della ripresa, ha timbrato il cartellino alla prima occasione, rete gonfiata con una splendida conclusione a giro di destro al termine di un’azione da lui avviata con personalità, capacità d’inserimento e proseguita da Palacio. La presenza di Sinisa Mihajlovic può risultare determinante nel processo di crescita, dal quale sono attesi ulteriori passi in avanti in termini di gestione delle pressioni, reazione alle difficoltà e lestezza in determinate occasioni da rete.
La buona volontà del diretto interessato non manca, gli effetti della gestione Mihajlovic sono famosi, serviranno costanza e lavoro per diventare un calciatore completo. Un percorso da seguire con i tempi giusti, senza accelerazioni spesso e volentieri controproducenti. Compiere il passo più lungo della gamba potrebbe significare “bruciarsi”, caricarsi di eccessive responsabilità. L’entusiasmo e la fiducia ricevuta sono elementi da sfruttare al meglio e al massimo per acquisire maggiore consapevolezza dei propri mezzi, trovare ulteriori stimoli e credere nel lavoro intrapreso. La voglia di strafare, o vincere le partite da solo costituiscono aspetti che si incontrano frequentemente nel cammino di giovani talenti alle prime esperienze ad alti livelli. L’eccessiva euforia e la dura depressione sono lati opposti della stessa medaglia, da gestire con esperienza, tatto, buon senso e convinzione.
Un talento dalle enormi potenzialità come Musa Barrow non poteva trovare maestro di calcio e di vita migliore di Sinisa Mihajlovic per ripagare con i fatti il club rossoblu per il grosso investimento e coronare uno dei grandi sogni da bambino: riuscire dopo tanti sacrifici a diventare un calciatore affermato, un beniamino dei giovani tifosi. Si trova in una piazza ideale, può ritagliarsi uno spazio importante, la presenza del tecnico serbo è un valore aggiunto, ha un invitante potenziale da esprimere. Musa Barrow – Bologna per un matrimonio professionale di successo.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net
Foto: Bologna Twitter