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Il mercato in campo – Nahuel Molina. È ancora modello Udinese

07.04.2021 | 10:12

La strada avviata dall’Udinese oltre vent’anni fa in sede di mercato ha rappresentato un modello di lungimiranza, programmazione, innovazione. Un’attività di scouting in Europa, Africa e Sudamerica in grado di portare sorprendenti traguardi in campo, ottimi guadagni per le casse del club e un ricambio di valore nell’organico.

Negli ultimi anni il meccanismo perfetto si è talvolta inceppato. Qualche talento non è riuscito ad ambientarsi in Italia, alcuni investimenti di rilievo non hanno mantenuto le aspettative e la concorrenza nei mercati esteri è notevolmente aumentata. Il fiuto per gli affari non è assolutamente svanito, i friulani ben conoscono tempistiche, strategie e i migliori canali.

Sulla carta Nahuel Molina costituisce un recentissimo esempio di invidiabile affare. I bianconeri si sono assicurati uno tra i più promettenti esterni in circolazione in Argentina, un’intelligente operazione chiusa a parametro zero dinanzi alle problematiche sorte in sede di rinnovo con il Boca Juniors. Le esperienze al Defensa y Justicia e Rosario Central hanno messo in luce il dinamismo, le qualità tecniche e la duttilità tattica del classe ’98, in grado di ricoprire i ruoli di terzino destro ed esterno destro di centrocampo.

Udinese lesta a bruciare una folta concorrenza. Un periodo di ambientamento nella nuova realtà calcistica era previsto e fisiologico. Lo staff tecnico ha utilizzato la prima fase d’impatto con la Serie A per lavorare sulla fase difensiva, aspetto fondamentale da abbinare alla già evidente efficacia in progressione.  Nelle ultime giornate l’ascesa dell’esterno nativo di Embalse in termini di rendimento è stata notevole, rivelandosi spesso e volentieri determinante nelle azioni principali.

Nel turno pasquale la formazione di Gotti è andata a far visita all’Atalanta, la compagine più pericolosa e meglio organizzata sulle corsie laterali, presidiate alla perfezione con un meraviglioso mix di copertura – spinta, una garanzia per la retroguardia e uno sbocco decisivo sul fronte offensivo. In un contesto dal così elevato tasso di difficoltà Nahuel Molina è diventato un fattore, riuscendo a creare seri grattacapi all’organizzazione orobica.

Robin Gosens e Josè Luis Palomino rientrano tra i top nei rispettivi ruoli, eppure sono andati più volte in difficoltà dinanzi alle grandi doti in velocità e dribbling dell’ex Boca, capace di indossare l’abito dell’assist man in entrambi i goal bianconeri. Roberto Pereyra e Stryger Larsen si sono fatti trovare nel posto giusto al momento giusto capitalizzando al meglio le iniziative di uno scatenato Molina, bravo a cercare il fondo, creare l’agognata superiorità numerica, mandando così in tilt i meccanismi difensivi di un sistema ben oliato.

Le sue prestazioni di rilievo non stanno passando tra l’indifferenza generale. Alcuni club di prima fascia, in Italia e all’estero, hanno già iniziato a seguire con attenzione il laterale argentino. L’Udinese prosegue nel lavoro di crescita di un talento cristallino, i margini di miglioramento non sono terminati, nel medio termine si potrà ammirare un profilo ancora più competitivo ad alti livelli in virtù di un bagaglio di partenza davvero invidiabile.

I friulani non si privano mai con facilità dei propri gioielli, i club interessati ne sono già consapevoli, del resto il tempismo e la competenza nello scouting sono il frutto di un accurato lavoro di squadra, si coltiva negli anni e non si può improvvisare.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net

Foto: Instagram personale Molina