Nelle ultime due sessioni di mercato abbiamo assistito ad un profondo processo di rifondazione e programmazione del Napoli. Le partenze dei big Insigne, Mertens, Koulibaly e Ruiz rientrano nella decisione di resettare per ragioni tecniche, di bilancio e anagrafiche in alcuni casi. Conoscevamo le qualità di Giacomo Raspadori e del "Cholito" Simeone, finora in club sottoposti a pressioni inferiori, non sono mancate invece le critiche a priori e a scatola chiusa di media e tifosi nei confronti delle operazioni Kim e Kvaratskhelia. Il loro impatto con la serie A è stato devastante, offrendo un rendimento sensazionale.
A gennaio tra l'indifferenza quasi generale i partenopei si sono assicurati in prestito con diritto di riscatto, esercitato in estate, André Zambo Anguissa, chiudendo la trattativa a condizioni assai convenienti. La dirigenza è stata abile nel cogliere una grossa occasione di mercato, sfruttando le retrocessioni del Fulham che lo aveva acquistato nel 2018 a cifre raddoppiate rispetto a quelle attuali, dopo le ottime annate a Marsiglia. Parliamo di un classe '95, un centrocampista moderno e completo, dotato di tecnica, abilità e qualità nel possesso palla, straripante forza fisica, duttilità tattica e un dinamismo senza fine.
Come era già avvenuto nella Liga con il Villarreal, si è immediatamente ambientato nella nuova realtà e in un differente campionato, le sue doti sono talmente di primo piano che gli consentono di fornire ovunque un rendimento top. Anche nei periodi più complicati per il collettivo partenopeo, il centrocampista camerunense non si è mai nascosto in campo, ha sempre dimostrato tonnellate di personalità, trascinando i compagni verso l'obiettivo e conquistando la fiducia della piazza. In estate l'organico è stato rivoluzionato, si è voltata pagina, Anguissa ha mantenuto il suo ruolo da titolare a suon di prestazioni dall'enorme spessore tecnico, tattico, caratteriale e dinamico.
La doppietta realizzata contro il Torino ha portato in prima pagina un calciatore talvolta poco pubblicizzato ma fondamentale per consentire a qualunque compagine di alzare davvero l'asticella dei propri obiettivi. Imperioso sul gioco aereo, semplicemente inarrestabile a campo aperto, Anguissa ha letteralmente dominato, rendendo vano qualsiasi tentativo di contenimento messo in atto dai granata. In poche parole un'autentica forza della natura.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net