Il mercato in campo – Pisa, anche a gennaio si fa davvero la differenza
Capita spesso di sentire tesi del tipo "Il
mercato di gennaio è soltanto una perdita di tempo, genera solo confusione", sostenendo che le squadre possano essere ritoccate o stravolte senza riuscire a compiere lo step ulteriore per raggiungere il rispettivo obiettivo. Quando si condivide fino in fondo una linea comune tra
dirigenza e
guida tecnica, si hanno coraggio e solidità nel poter resistere ad offerte provenienti da club di serie A e si può contare su un
Ds abile nel cogliere al volo opportunità invitanti, è ancora possibile avere eccezioni di spessore. È proprio il caso del
Pisa, già ottimamente costruito in estate e protagonista di uno straordinario avvio di stagione. Fisiologico un calo a fine 2021, anche in considerazione del giovane bomber Lorenzo
Lucca fermo ai box. A gennaio la proprietà non si è accontentata, ha rifiutato il pressing del Sassuolo per l'ex Palermo e ha piazzato
tre colpi che hanno consentito, con nove reti e prestazioni convincenti, ai neroazzurri di premere notevolmente sull'acceleratore e aggiudicarsi i cruciali scontri diretti con Monza e Cremonese. Tecnicamente parlando Ahmad
Benali avrebbe da sempre mezzi tecnici e duttilità tattica per ben figurare in pianta stabile anche nella massima serie. Il suo arrivo ha permesso di alzare l'asticella in termini di verticalizzazione sulla trequarti e imprevedibilità nella manovra. Ernesto
Torregrossa, smanioso di riscatto dopo l'esperienza avara di soddisfazioni alla Sampdoria, può rappresentare un lusso in cadetteria. Gli infortuni sembrano un lontano ricordo, ha ritrovato il feeling con il goal e si sente al centro del progetto, come testimonia il prezioso lavoro "sporco" fatto di sponde e "sportellate". George
Puscas rientra tra gli attaccanti di prima fascia in serie B, il suo potenziale resta parzialmente inespresso, a Pisa può trovare il tecnico, la squadra e la piazza giuste per esaltarsi, piantare le radici e, perchè no, lasciare il segno nel massimo palcoscenico. Il cammino verso la promozione e lo storico ritorno in
serie A è ancora lungo e ricco di insidie, ma i toscani hanno costruito le migliori premesse con un gruppo coeso e un tecnico ideale per un ciclo, basandosi su un progetto societario solido e ambizioso, frutto di una programmazione a lungo termine. Uno scenario che una piazza passionale come Pisa, reduce da infinite vicissitudini, avrebbe meritato da sempre. Diego Anelli Direttore
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