IL NAPOLI TORNA A GERMOGLIARE TALENTI: ANTONIO VERGARA
Il
Napoli, discorso che può abbracciare senza timore di contraddittorio tutto il ventunesimo secolo finora in essere, non ha mostrato grande omogeneità con il tessuto sociale di cui è rappresentazione calcistica. La
Scugnizzeria immaginata e verbalmente presentata dal presidente De Laurentiis più di dieci anni fa non ha al momento fornito le risultanze che determinati proclami lasciavano presagire. Pochi i talenti forgiati, dissolto il profumo di futuro che il territorio avrebbe gradito sentendosi parte di questa branca del club. I sussulti tecnici, ad ogni modo, sono ancora presenti. Gianluca Gaetano sta facendo benissimo con la Cremonese ed è ipotizzabile un suo rientro alla base, questa volta per recitare un ruolo differente e più importante, Giuseppe Ambrosino è reduce da due presenze da titolare con la Nazionale Under 19, ma la nuova
Joya del vivaio di cui vi parleremo oggi è una fresca fusione di tecnica ed estro:
Antonio Vergara. Classe 2003, cresciuto umanamente e calcisticamente nel settore giovanile del Napoli (dov'è entrato alla tenerissima età di undici anni), Vergara è il costruttore di gioco della squadra di Nicolò Frustalupi. Il playmaker, per americanizzare una funzione, la sua, che va oltre il ruolo. La gestione della manovra viene spesso commissionata al regista, una volta definito metodista, ma l'evoluzione del calcio ha reso quella di regista una missione, più che un ruolo. Vergara rientra in quella classe di calciatori, oggi sempre più presenti, non condificabile in un ruolo: è un trequartista ma anche una mezzala, legge il gioco e modula la propria posizione in base a quello che richiede la situazione. Collega i reparti e distribuisce rose anche quando riceve pietre (si ringrazia Federico Buffa). Cinque assist e un gol nel Campionato Primavera 1 in corso, diverse panchine e tanta attenzione dal piano di sopra, quello amministrato da Luciano Spalletti. Antonio Vergara, la nuova gemma del Napoli. Foto: account Instagram Antonio Vergara