Il Napoli va oltre i sogni. E c’era chi chiedeva la testa di Giuntoli e bastonava Spalletti, Lobotka e Rrahmani

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Il Napoli ha vinto le ultime undici di fila in Serie A, in totale 13 su 15 campionato, gioca il miglior calcio in Italia e forse in Europa. Non è questo il punto, soltanto chi si occupa di arte o cinema e non sa se il pallone è rotondo o quadrato potrebbe avere dubbi in tal senso. Oltretutto non ha motivo di esistere il ragionamento, più che altro di chi disconosce il concetto di sportività, che di solito le squadra di Spalletti in primavera crollano. Per la verità, se non vivessimo un mondo in cui le critiche vengono fatte in base a simpatie o antipatie, ci sono squadre che sono crollate prima e hanno accumulato un considerevole ritardo. Eppure gli acrobati travestiti da “ballerini” hanno omesso qualsiasi tipo di giudizio. C’è gente che spende tappeti e che mai fatto una critica negli ultimi 20 anni. Il discorso sul Napoli è leggermente diverso, non abbiamo bisogno di una palla di vetro per capire se reggerà oppure no, lo vedremo più avanti. Oggi basterebbe constatare lo straordinario spettacolo evidenziato ogni giornata sempre più. Il punto è un altro: questo Napoli è stato costruito - modellato - la scorsa estate da Cristiano Giuntoli (a proposito: Raspadori mai è stato in orbita Juve), ovviamente in base alle indicazioni  della proprietà. Stiamo parlando dello stesso direttore che, meno di due anni fa, era stato invitato da qualcuno ad andar via. Il solone dell’etere napoletano aveva chiesto a De Laurentiis di licenziare il direttore sportivo in seduta stante. Senza perdere altro, preziosissimo, tempo. E sapete perché? Giuntoli era la rovina del club, aveva speso ben 36 milioni per Lobotka e Rrahmani, entrambi considerati due pacchi, due bidoni, due scappati di casa (come direbbe il signore dei congiuntivi al contrario). Sentenze confezionate meno di due anni fa, oggi Lobotka nel suo ruolo è forse il miglior d’Europa e da solo vale ben oltre i 36 milioni che erano stati spesi per prendere anche Rrahmani. E sorvoliamo sulle accuse a Spalletti, lo scorsa stagione e in avvio di questa. Gente che ragiona in base ai risultati, che insulta e poi cambia idea, che sale sul carro mettendoci 130-140 chili di incoerenza. Gente che mai chiederà scusa, al massimo memorizzerà che il Napoli è stato più forte di alcune teorie sventrate dai fatti. Teorie tipiche di chi al massimo cita qualche poeta o filosofo di 90 anni fa, ma che non sa - in questo caso davvero - se il pallone è rotondo o quadrato. Foto: twitter Napoli