IL NUOVO LOZANO, 49 MILIONI DOPO
Nato a
Città del Messico nel 1995,
Lozano ha mosso i primi passi da calciatore con il
Pachuca, con il quale ha esordito nella massima divisione del suo Paese l’8 febbraio 2014, mettendo anche a segno la rete decisiva per la vittoria del suo club. Alla fine dell’anno ha totalizzato 16 presenze e 2 gol. Nella stagione 2014-2015, a soli 19 anni ha conquistato il ruolo di titolare inamovibile, giocando 35 partite di campionato segnando 7 reti. Nei successivi due anni colleziona 69 presenze e 22 gol. Le sue prestazioni e i suoi numeri non passano inosservati: su di lui piomba il
PSV Eindhoven che nel giugno 2017 ne acquista il cartellino per 8 milioni di euro. In
Eredivisie conferma le sue grandi qualità già alla prima stagione, giocando 29 partite e mettendo a segno 17 gol. Molto abile nel palleggio e nella progressione palla al piede,
Lozano è il classico esterno offensivo che riesce con continuità a creare superiorità numerica nelle zone nevralgiche del campo. I suoi movimenti sembrano preferire l’uno contro uno in fase di possesso e la pressione alta in fase difensiva. Destro naturale, Lozano è un'ala tutta tecnica e velocità in grado di assicurare un’ampia partecipazione alla manovra offensiva, dalle linee più arretrate della trequarti fino a quelle offensive più avanzate. Sulla carta può essere considerato un attaccante esterno impiegabile sia a destra che a sinistra nel 4-4-2 o nel 4-2-3-1. Sotto la guida di Carlo
Ancelotti, Lozano non ha rispettato le attese: sembrava non a suo agio nella formazione dell'ex
Milan. Non riusciva ad incidere e si trovava spaesato in mezzo al campo, tanta corsa che però era fine a se stessa. Con l'arrivo di
Gattuso però è cambiato tutto, forse grazie anche a qualche piccolo screzio in allenamento proprio tra i due, che è servito al messicano per ritrovare la grinta e la voglia che contraddistingue i calciatori allenati da
ringhio. 49 milioni dopo, Hirving
Lozano, sembra essersi ritrovato. Nella gara contro il
Genoa la sua rete è stata determinante per i partenopei, che in rimonta hanno espugnato il Luigi
Ferraris. Il tecnico si gode felice il suo talento, il calciatore è motivato e i tifosi accolgono la freccia che hanno atteso fino a questo momento, ma che forse soltanto adesso sta trovando le motivazioni per presentarsi davvero. Foto: Twitter ufficiale Champions League