Il presidente Pacifici: “L’AIA è in ottima salute, fatevene una ragione”
Il presidente uscente dell'Associazione Italiana Arbitri Carlo
Pacifici, ha parlato in apertura dell’assemblea generale per la nomina del nuovo numero uno.
“Ho scelto di rimanere originale, con i miei pochi pregi e le mie tante insicurezze. Ho fatto errori e scelte sbagliate, ma ho sempre cercato di fare il meglio possibile nell’interesse dell’Associazione che ho rappresentato a testa alta. Ho vissuto momenti di grande gioia, alternati a momenti di assoluta amarezza e indignazione, conditi da insulti, aggressioni e persino inseguimenti. Molti mi hanno consigliato a desistere, lascia ad altri questo onere e dai le dimissioni. Vi assicuro che in me non c’è stata mai e dico mai la tentazione di fare un passo indietro per non far piombare l’Associazione nei soliti luoghi comuni. Non volevo lasciare a nessuno la soddisfazione di affermare a torto l’incapacità interna di amministrare a pieno titolo la nostra democrazia faticosamente riconquistata 25 anni fa. Non volevo offrire su un piatto d’argento l’opportunità ai nostri affezionati denigratori di sparare ancora una volta sulla nostra comunità arbitrale. L’AIA è in ottima salute, fatevene una ragione. I denigratori esterni stanno parlando di un’AIA in confusione, ma non è così. Siamo convinti che i fatti valgano più di mille parole buttate lì a sproposito. La rinuncia del 2% rappresenta il nostro ruolo terzo e garantista, quel 2% ci ha portato più problematiche che benefici, siamo diventati un’ ente politico. Abbiamo ora un’autonomia tanto sperata che ora è realtà e ci responsabilizza nel gestire scrupolosamente la parte sportiva ed economica con il budget che di viene proposto dalla Federazione. Non voglio un’associazione in doppio petto, che pensi alla politica. Voglio un’associazione che pensi ai ragazzi. Un tema importante è quello della violenza, non bastava osservare ma bisogna agire. Per la prima volta ci siamo fermati, per la prima volta con un segno nero sul viso abbiamo manifestato per dire basta. Dobbiamo salvaguardare il nostro futuro, le tante promesse sono servite solo a condannare il problema, ma non a risolverlo. Per una volta il Parlamento ha votato in maniera unanime per spingere il governo a predisporre una legge che possa anche radiare chi fa violenza nei confronti degli arbitri”. Foto: sito AIA