Il retroscena: Brescia, i tentativi con Corini-Nicola. E i motivi del dissidio con Inzaghi
08.02.2022 | 23:30
Il balletto Brescia proseguirà chissà con quali, ulteriori, conseguenze. Il direttore sportivo Marroccu ha detto di aspettare Pippo Inzaghi al campo per il prossimo allenamento, ma con quale spirito l’allenatore piacentino si presenterà dopo quanto accaduto e con una sfiducia totale? Vedremo. I motivi del dissidio tra Cellino e Inzaghi sono riconducibili a tre passaggi essenziali. Intanto, l’utilizzo – anche parziale – di Rodrigo Palacio ritenuto inadeguato alla Serie B e che già la scorsa estate aveva portato a confronti accessi. Ma anche quello di Leris e Tramoni, ritenuto eccessivo in rapporto ai premi di valorizzazione e al possibile riscatto che sarebbe scattato. Evidentemente Cellino aveva altre idee e queste interferenze hanno portato a una rottura che già era stata sfiorata qualche mese fa. Adesso, ripetiamo, facciamo fatica a pensare che il rapporto possa ripartire come se nulla fosse accaduto. Un’ultima cosa: il Brescia, arriveranno smentite, dopo il no di Lopez ha provato a contattare prima Corini e poi Nicola. Il primo ha detto subito no, memore dei conflitti recenti con lo stesso Cellino e tra l’altro titolare di un contratto importante con il Lecce. Lo stesso Nicola ha declinato l’invito, rinunciando alla proposta: un po’ perché non intende scendere in Serie B, molto perché ha intuito l’aria che tira, avrebbe avuto soltanto da rimetterci.
FOTO: Sito ufficiale Brescia