Il retroscena: Juric non chiude al rinnovo, ma ha nostalgia di un ds alla D’Amico

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Ivan Juric non ha voluto parlare del rinnovo di contratto. Ha dato un senso alla sua esperienza in casa Torino, ribadendo di essere un allenatore di spessore, ma per il futuro chiede garanzie. E ha aggiunto: “Bisogna essere completamente felici. Ora voglio fare bene, poi si vedrà”. Resterebbe molto volentieri, ma chiaramente intende chiarire diversi punti e non vivere alla giornata. Juric è stato abbastanza chiaro dopo l’ultima sessione, non ha voluto enfatizzare e ha respinto i voti altissimi al mercato. Ha spiegato perché trattenere Lukic (almeno fino a giugno) in presenza di Ilic avrebbe davvero avuto il significato di una squadra più forte. Juric ha nostalgia di un direttore come Tony D’Amico che, dopo il giusto ambientamento con qualche difficoltà a Verona, è emerso alla distanza. Juric ha bisogno di un direttore sportivo rapido, istintivo, che sappia programmare, che non perda tempo in chiacchiere e che non buchi l’obiettivo. Non a caso D’Amico, dopo avere chiuso benissimo il ciclo a Verona, ha poi spiccato il volo verso Bergamo. E la nostalgia di Juric negli ultimi mesi probabilmente  è aumentata... Foto: twitter Torino