Il retroscena: Juve-Motta tra il gelo e il surreale. L’attesa di Tudor. E su Mancini…
22.03.2025 | 18:15

Il gelo con Motta, malgrado le apparenze. Perché alla Juve fanno filtrare messaggi della serie “fino al Genoa nulla cambia”, quando invece va in scena uno stillicidio che da qualche parte deve avere origine. Mai abbiamo visto un esonero più richiesto come quello delle ultime settimane, senza che quell’esonero si sia ancora verificato. Da 48 ore ci chiedono riscontri su Roberto Mancini, su una svolta annunciata addirittura tra ieri e oggi. Raccontiamo quello che ci risulta: malgrado fiumi di parole su un presunto via libera dell’ex ct anche per un contratto di tre mesi con opzione legata alla conquista della Champions, gli aspetti contrattuali non sono stati ancora toccati. Mancio è stato proposto da un intermediario, la Juve ha memorizzato, per il momento la cosa è finita lì. Se ripartiranno i contatti, ne riparleremo. Di sicuro per ora siamo fermi. La posizione di Tudor è diversa, i contatti indiretti risalgono a due settimane fa, al netto di qualsiasi smentita, lui aveva prima detto no a un’ipotesi di tre o quattro mesi (come aveva fatto con De Laurentiis dopo l’esonero di Garcia a Napoli), adesso è aperto a simile ipotesi. E ci risulta anche che la Juventus farebbe eventualmente un contratto di un anno e mezzo, con rinnovo legato alla Champions, anche perché le cifre sarebbero nettamente diverse da quelle di Mancini. Il weekend sta trascorrendo senza sussulti, fin qui secondo previsioni malgrado mille chiavi di lettura, e proprio per questo motivo diventa surreale. Chi parla di una decisione da prendere solo a fine marzo per via della trimestrale che adesso caricherebbe il bilancio già sofferente, dimentica due cose: a) la scorsa estate la Juventus ha speso soldi incredibili senza aver un ritorno tecnico, non potresti permetterti un sacrificio di circa 15 milioni lordi e scaricare l’allenatore se ne stai cercando un altro dopo tutto quello che è accaduto?; b) non si può attraversare una settimana, quella che porta al Genoa, in una situazione del genere. Anche e soprattutto se il destino di Motta dovesse essere segnato a prescindere dal risultato di sabato prossimo. Ma in quale club si può pensare di gestire così senza altri danni di classifica, tenendo conto che i tre punti di sabato prossimo avranno un valore incalcolabile? Come si può lavorare per sette giorni da sfiduciato a prescindere con una squadra reduce da risultati disastrosi? E se arrivasse una vittoria, come usciresti dall’imbarazzo rispetto a una decisione già presa e non comunicata? Su questi aspetti la Juve dovrebbe fare chiarezza, prima di qualsiasi altra cosa.