Il retroscena: Lazio, ora il mercato passa solo da Sarri. La posizione e il futuro di Tare
Le prossime sessioni di mercato, a partire da quella di giugno, passeranno soltanto da Maurizio
Sarri e dal suo avallo. All’interno di un filo diretto con il presidente
Lotito, sulla scia di quanto accaduto già la scorsa estate. Ulteriore conferma che il rinnovo del direttore sportivo
Tare, come segnalato già diversi mesi, è in una fase di totale stand-by. Tare, noto per avere un fratello che insulta sui social e parla di “bande”, ora dovrà anche valutare cosa far da grande, ben oltre le squadre che vengono accostate a lui anche da chi lo aveva dato a un passo dal rinnovo. Gli equilibri interni sono cambiati, i rapporti tra allenatore e direttore sportivo
sono inesistenti da mesi. L’ultimo tassello significativo riguarda
Kamenovic, arrivato su iniziativa di Tare e mai utilizzato, ora pronto per il prestito (lo
Sparta Praga è in pole da oltre una settimana) per non trascorrere un’intera stagione in panchina e in tribuna. Kamenovic è assistito da
Kezman, lo stesso agente di
Milinkovic-Savic. A proposito del serbo: il rinnovo è sempre più in salita, a meno che non venga inserita una clausola che ora sarebbe di 50 milioni (meglio 40-45: questa la richiesta del suo agente), in primavera non avrebbe più motivo di esistere. Milinkovic-Savic è un obiettivo della
Juve, vi abbiamo già raccontato l’accordo con il suo agente prima che si entrasse nelle delicate vicende societarie bianconere legate all’inchiesta in corso. Un terzino sinistro alla Lazio arriverà, ma non è scontato a gennaio: il preferito (per giugno) è
Parisi dell’Empoli, abbiamo spiegato come la trattativa
Pellegrini necessiti di particolari condizioni. Ma una cosa è sicura: il mercato della Lazio passerà attraverso l’avallo di Sarri, fino a prova contraria che al momento non c’è. Foto: Lazio Twitter