Il retroscena: Lazio, patto Sarri-Lotito. E una richiesta urgente a Tare
Maurizio Sarri ha firmato ieri il rinnovo con la
Lazio.
Nessuna sorpresa rispetto a quanto vi andiamo raccontando da novembre, ma alcuni particolari da aggiungere. Il nuovo contratto - confermiamo - è fino al 30 giugno 2025, da circa 3,5 milioni a stagione: ci sono il premio scudetto e il premio per la qualificazione in Champions. Tra Lotito e Sarri c’è un patto: fare una squadra a immagine e somiglianza dell’allenatore. Priorità alle cessioni, non proprio il fiore all’occhiello di Tare se pensiamo a quanto accaduto nelle ultime sessioni di mercato. Quindi priorità a Vavro (destinato a essere riscattato dal Copenaghen),
Muriqi (il Maiorca ci pensa),
Escalante e non solo. Le cessioni top hanno un prezzo: la Lazio spera di trattenere
Milinkovic-Savic, la valutazione è di 70-80 milioni più ricchi bonus;
Luis Alberto ha un contratto più lungo (scadenza 2025 e non 2024), il cartellino è sceso a 25 milioni più bonus. Gli obiettivi di mercato sono quelli che vi raccontiamo da settimane e che non sono più inediti:
Carnesecchi è la prima scelta per la porta con diverse alternative; Romagnoli una telenovela che andrebbe risolta prima che sia troppo tardi, con il coinvolgimento di
Acerbi; Casale è un altro obiettivo per la difesa, ma si segue anche qualche giovane straniero;
Emerson Palmieri resiste per la fascia sinistra (per ora Parisi non riscalda) e bisogna aspettare il Chelsea. Centrocampo:
Marcos Antonio va solo formalizzato, intriga Iliic ma il capitolo cessioni sarà determinante. Per l’attacco
Mertens ha scalato qualsiasi classifica, sorpassando i vari
Caputo e compagnia, ma la priorità resta il rinnovo del Napoli, pur con tutte le problematiche degli ultimi giorni. La Lazio aspetta e cercherà di farsi trovare pronta in caso di definitiva rottura. Il patto tra Lotito e Sarri è tecnico: una Lazio più forte che giustifichi la firma triennale. Ora tocca a
Tare che - ripetiamo - è poco compatibile con le idee dell’allenatore, ma che deve darsi una mossa per sbloccare alcune uscite come gli ha chiesto la proprietà. Foto: Twitter Lazio