Il retroscena: Osimhen, il Napoli resta aggrappato. Ecco qual è il vero nodo
16.07.2020 | 23:48
Bisogna avere pazienza. Noi le trattative le raccontiamo, possibilmente nel dettaglio, ma non abbiamo il potere di firma. Nel senso che non le chiudiamo noi. Il Napoli resta aggrappato a Victor Osimhen (è sempre bene chiarirlo), ma ha memorizzato alcune difficoltà sostanziali che hanno portato a una fase di stand-by. Questo lo diciamo per onestà, avendo seguito questa trattativa fin dall’alba, e senza vendere visite imminenti o accordi totali. Non è così. Qual è dunque il vero problema? Le commissioni. Il nuovo agente D’Avila ha alzato la posta: se prima la richiesta era di tre o quattro, ora è raddoppiata. Sappiamo quanto De Laurentiis sia molto rigido e diciamo anche coerente in situazioni del genere. Lui ha aperto al pagamento di 50 milioni per il cartellino più bonus, il ragazzo ha accettato 3 milioni a stagione più bonus, le commissioni e il fatto di continuare a prendere tempo sono un segnale reale, da non sottovalutare. Il Napoli sa che Osimhen ha scelto, ma sa nello stesso tempo che se ha cambiato agente il gioco al rialzo è dietro l’angolo. Il Lille vorrebbe mandarlo al Napoli, ma se il signor D’Avila traccheggia significa che la sua è una corsa al rialzo. Ha proposto Osimhen a Liverpool e Manchester United, vuole dare un senso alla sua nuova missione dopo la rottura tra Victor e i suoi vecchi rappresentanti. E il senso è giocare al rialzo, non ci sono dubbi. E lui sta giocando, con la solita “arte” del chiedere di più in situazioni del genere. Il Napoli resta aggrappato, non è certo fuori dai giochi, ma fiuta il pericolo. Semplicemente perché già pensava di avere Osimhen in Italia per le visite che rappresentano la quadratura de cerchio. E invece bisogna aspettare, non per molto. Ma bisogna farlo.