Il retroscena: Osimhen, il Napoli resta aggrappato. Ecco qual è il vero nodo
Bisogna avere pazienza. Noi le trattative le raccontiamo, possibilmente nel dettaglio, ma non abbiamo il potere di firma. Nel senso che non le chiudiamo noi. Il Napoli resta aggrappato a Victor Osimhen (è sempre bene chiarirlo), ma ha memorizzato alcune difficoltà sostanziali che hanno portato a una fase di stand-by. Questo lo diciamo per onestà, avendo seguito questa trattativa fin dall’alba, e senza vendere visite imminenti o accordi totali. Non è così. Qual è dunque il vero problema? Le commissioni. Il nuovo agente D’Avila ha alzato la posta: se prima la richiesta era di tre o quattro, ora è raddoppiata. Sappiamo quanto De Laurentiis sia molto rigido e diciamo anche coerente in situazioni del genere. Lui ha aperto al pagamento di 50 milioni per il cartellino più bonus, il ragazzo ha accettato 3 milioni a stagione più bonus, le commissioni e il fatto di continuare a prendere tempo sono un segnale reale, da non sottovalutare. Il Napoli sa che Osimhen ha scelto, ma sa nello stesso tempo che se ha cambiato agente il gioco al rialzo è dietro l’angolo. Il Lille vorrebbe mandarlo al Napoli, ma se il signor D’Avila traccheggia significa che la sua è una corsa al rialzo. Ha proposto Osimhen a Liverpool e Manchester United, vuole dare un senso alla sua nuova missione dopo la rottura tra Victor e i suoi vecchi rappresentanti. E il senso è giocare al rialzo, non ci sono dubbi. E lui sta giocando, con la solita “arte” del chiedere di più in situazioni del genere. Il Napoli resta aggrappato, non è certo fuori dai giochi, ma fiuta il pericolo. Semplicemente perché già pensava di avere Osimhen in Italia per le visite che rappresentano la quadratura de cerchio. E invece bisogna aspettare, non per molto. Ma bisogna farlo.