Il retroscena: Ounahi e il Napoli, la rincorsa pre-Qatar e una strategia chiara
Azzedine
Ounahi è il nuovo che avanza e su questo non ci sono dubbi. Anzi, potremmo aggiungere che si tratta del nuovo che è avanzato, la ribalta Mondiale con il
Marocco ha consacrato il classe 2000 dell’
Angers. Il
Napoli è rimasto stregato, come già raccontato qualche giorno fa, dalla sua recita in Qatar. Anche perché aveva allacciato contatti con il suo entourage prima della rassegna, ripromettendosi di riparlarne nelle settimane successive. Ounahi è esploso: se prima la valutazione era di 10 milioni, adesso é come minimo raddoppiata. Il Napoli non partecipa ad aste, al massimo sfrutta l’effetto sorpresa come nel caso della clamorosa operazione
Kvaratskhelia chiusa a marzo. Quindi, se ci dovesse essere un rialzo - com’è possibile - milione su milione, sarebbe complicato. Continuano a dichiarare “non credo arrivi a gennaio”, dimenticando che sarebbe impossibile a prescindere perché non ci sono posti liberi da extracomunitario. Il Napoli spera che l’effetto Mondiali scemi almeno un po’ e che il ragazzo scelga in base al progetto tecnico come ha dichiarato. In caso contrario, chi offrirà di più (l’OM è un club molto interessato) porterà a casa Ounahi. Il Napoli è ormai abituato a sfruttare l’effetto sorpresa, quindi ha un senso la notizia di qualche giorno fa della tv di stato georgiana sull’interesse per Giorgi
Kvernadze, attaccante 19enne del
Telavi, che ha una valutazione quasi irrisoria. Il discorso per Adama
Traoré è diverso, in quanto potenziale parametro zero: fino a quando l’esterno spagnolo classe 1996 non rinnoverà con il
Wolverhampton e non ascolterà altre sirene a gennaio, ci potrebbero essere validi motivi per provare ad andare fino in fondo. Foto: Instagram Ounahi