Il retroscena: Sabatini-Genoa, non era fatta. Ecco i motivi della frenata
Quando dici è fatta, dovrebbe essere così. Invece no, per Walter Sabatini al Genoa mancava più di qualcosa: aveva guadagnato la pole ma non c’erano firme e soltanto quelle avrebbero potuto certificare tanta sicurezza nell’anticipare un accordo. Ma in realtà cosa è accaduto? La proprietà straniera del Genoa aveva contattato Sabatini per proporgli un contratto di collaborazione, una specie di consulente. Una cosa diversa dal ruolo di direttore sportivo e dall’autonomia che l’ex Roma e Bologna pensava di avere. Era chiaro che la proprietà avrebbe voluto dare la responsabilità a un profilo straniero (da giorni si parla - tra gli altri - di Ramon Planes, ex Espanyol e Barcellona ma per ora non ci sono conferme), una situazione che avrebbe messo in secondo piano la figura di Sabatini. Più che di un no al Genoa, si è trattato della consapevolezza di dover coprire un ruolo diverso - secondario - rispetto a quelle che sono le sue caratteristiche. Ecco perché non era fatta, ecco perché la trattativa ha subito una brusca frenata.
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