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Il Sarrismo. L’Illusionismo (svanito). E il Cretinismo

16.04.2023 | 23:25

Sarri

Maurizio Sarri sta facendo un capolavoro. E due sole categorie che lo riconoscono: i laziali veri, che benedicono il giorno in cui è sbarcato a Formello; la critica non precostituita, quella che non tifa per altri allenatori con titoloni in prima pagina. Sono gli stessi che, per celebrare Sarri, dedicano l’incipit a Tare. Ci vuole tanto coraggio. Classico esempio di chi non ha capito come funziona, oppure che finge di aver capito a modo suo per “recuperare” il terreno perduto. Maurizio Sarri non soltanto sta facendo un capolavoro con un organico nettamente meno profondo rispetto alla concorrenza (Roma compresa), ma sta stabilendo una percentuale enorme di progressi a tutte le voci rispetto a pochi mesi fa. E non parliamo della scorsa stagione, siamo agli antipodi e lo dicono i numeri. Eppure dobbiamo registrare le comparsate di Tare, prima di ogni partita, a magnificare non si sa cosa, come se fosse l’indiscutibile artefice della svolta. Lui ha solo bloccato l’indice di liquidità, con scelte avventate e acquisti costati una tombola. Lui ha partecipato pochissimo alla sessione estiva di mercato (garantiscono i testimoni oculari) e i risultati si notano a occhio nudissimo. La Lazio non è ancora in Champions, bisogna aspettare, ma se andasse così ci sarebbe un passaggio fondamentale per il futuro. Ovvero il fatto che Sarri e Tare abbiano due corsie opposte di competenza, come l’Equatore e il Polo Nord. E su certe illazioni, pesantissime, almeno per ora preferiamo sorvolare, ci torneremo. A Tare resteranno gli impotenti difensori mediatici, qualche quotidiano, la radio a lui dedicata, pesci d’acqua dolce abbrustoliti, un gattone sulla tangenziale che ha fatto disperatamente inversione di marcia (ora va contromano). E quegli adepti disperati, inconsolabili, dopo aver visto l’effetto Sarri più forte di mille macumbe. In fondo, era già scritto: ci sono varie correnti di pensiero, dal Sarrismo all’Illusionismo di chi ha sperato in un testacoda. Ecco perché ora si chiama Illusionismo svanito. E che proprio per questo si è trasformato in un goffo… Cretinismo. In fondo, la mamma dei cretini è (purtroppo) sempre incinta.

Foto: twitter Lazio