Ultimo aggiornamento: venerdi' 22 november 2024 00:30

Il Sindacato dei giocatori fa causa alla Fifa contro il Mondiale per Club

13.06.2024 | 11:39

Sembra non esserci pace per il Mondiale per Club: infatti il FIFPRO Europe, sindacato dei calciatori, ha presentato un esposto legale contro la FIFA ribadendo la sua contrarietà al metodo utilizzato per stilare il calendario del Mondiale per Club. Infatti lo stesso ha annunciato che i sindacati membri della stessa FIFPRO hanno presentato una denuncia contro la FIFA, come suddetto, “contestando la legittimità delle decisioni della FIFA di stabilire unilateralmente il Calendario Internazionale delle Partite e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per Club FIFA 2025”, lo si legge nel comunicato. Ecco un estratto dello stesso:

I sindacati membri di FIFPRO Europe hanno presentato oggi un ricorso legale contro la FIFA, contestando la legalità delle decisioni della FIFA di fissare unilateralmente il calendario delle partite internazionali e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per club FIFA 2025. I sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, violando potenzialmente anche il diritto della concorrenza dell’UE. L’English Professional Footballers Association (PFA) e l’Union Nationale des Footballeurs Professionnels (sindacato francese dei calciatori) chiedono alla Corte di commercio di Bruxelles di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) con quattro questioni pregiudiziali. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea garantisce ai lavoratori e ai loro sindacati diversi diritti fondamentali. Tra questi figurano il divieto di lavoro forzato o obbligatorio, la libertà di lavoro, il diritto di negoziare e concludere contratti collettivi, il diritto a condizioni di lavoro sane e il diritto a un periodo annuale di ferie retribuite. Tali diritti sono contemplati dagli articoli 5, 15, 28 e 31 della Carta.I giocatori e i loro sindacati hanno costantemente evidenziato l’attuale calendario calcistico come sovraccarico e impraticabile. Tuttavia, la FIFA, come evidenziato nelle recenti dichiarazioni delle federazioni internazionali e delle leghe, non è riuscita a impegnarsi o negoziare in modo significativo e ha continuato unilateralmente un programma di espansione della competizione nonostante l’opposizione dei sindacati dei giocatori. Ciò ha incluso la decisione di procedere con una Coppa del Mondo per club FIFA recentemente ampliata. Il nuovo torneo vedrà 32 club e i loro giocatori prendere parte a questa nuova competizione negli Stati Uniti da metà giugno a metà luglio 2025. Una volta inclusi i periodi di preparazione e i viaggi, è probabile che il torneo crei fino a sei settimane di lavoro aggiuntivo da aggiungere a un programma già affollato. Il ruolo di FIFPRO Europe e dei suoi membri non è quello di favorire o opporsi a una competizione piuttosto che ad un’altra. Tuttavia, nel contesto più ampio del calendario calcistico globale, la nuova Coppa del Mondo per club FIFA è vista dai giocatori e dalle federazioni come un punto di svolta. Per i giocatori più richiesti sia per le partite di club che per le competizioni delle nazionali, il diritto a una pausa annuale garantita è diventato praticamente inesistente, con la Coppa del Mondo per club FIFA 2025 che si tiene durante l’unico periodo dell’anno teoricamente disponibile per i giocatori per fare tali pause. I sindacati dei giocatori ritengono che tali decisioni della FIFA violino la Carta dei diritti fondamentali dell’UE (CFREU), senza alcuna seria giustificazione. In definitiva, i sindacati dei giocatori ritengono che l’obiettivo di questa nuova competizione sia quello di aumentare la ricchezza e il potere dell’organo di governo globale del calcio, senza tenere in debita considerazione l’impatto sui giocatori coinvolti o su altre parti interessate all’interno del calcio professionistico. La FIFA ritiene normale occupare unilateralmente e abusivamente un’area che, in una governance moderna e aperta, rientra naturalmente nella sfera di competenza delle parti sociali e quindi della negoziazione di contratti collettivi tra i sindacati dei giocatori e le organizzazioni dei datori di lavoro. I sindacati membri di FIFPRO Europe chiedono alla Corte di Commercio di Bruxelles di deferire questa questione cruciale alla Corte di Giustizia Europea attraverso quattro questioni pregiudiziali, il cui contenuto può essere riassunto come segue:

Se la FIFA, imponendo unilateralmente e discrezionalmente un calendario internazionale delle partite e, più specificamente, una nuova competizione intitolata Coppa del mondo per club FIFA 2025, violi i diritti che i lavoratori e i sindacati traggono dalla CDFUE e dal diritto della concorrenza dell’Unione. Più specificamente, se l’imposizione unilaterale di tali decisioni ai giocatori violi il diritto, sancito dall’articolo 28 della CDFUE, di questi ultimi di contrattare collettivamente le loro condizioni di lavoro e di lavoro, tramite i loro sindacati.

Nella nota vengono anche citate le parole del presidente del Sindacato FIFPRO, David Terrier: “Dal momento che tutti i tentativi di dialogo sono falliti, spetta ora a noi garantire che i diritti fondamentali dei giocatori siano pienamente rispettati portando la questione davanti ai tribunali europei e quindi alla Corte di giustizia europea. Non si tratta di stigmatizzare una particolare competizione, ma di denunciare sia il problema di fondo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

Il sindacato sarà difeso da Louis Dupont, ovvero lo stesso legale che  non solo ha difeso la Superlega nel caso vinto davanti alla Corte di Giustizia UE, ma è anche l’avvocato dietro la Sentenza Bosman del 1995, che ha cambiato per sempre il sistema di trasferimenti del calcio.
Foto: Mondiale per Club Fifa.com