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Il vero errore di Ballardini. La grande occasione per Sheva

06.11.2021 | 12:21

Che Davide Ballardini fosse sotto schiaffo, lo sapevamo da un pezzo. Che la nuova proprietà, 777 Partners, aspettasse l’ultima partita prima della sosta per decidere, anche questo era un passaggio abbastanza scontato. Infatti, non è bastato un buon pareggio a Empoli per salvare la pelle. Il Genoa deve riconoscenza a Ballardini, l’ha tolto dai guai almeno un paio di volte, entrando spesso in corsa, e rilevando situazioni complicate. In qualche caso sono stati miracoli. Ma ha commesso un grave errore, accettando dopo aver calpestato la dignità. Preziosi gli aveva detto “è l’allenatore più scarso che ci sia”, poco riconoscente verso il lavoro fatto in precedenza e sarebbe bastato quello per evitare di tornare. Perché da quel momento in poi il rapporto è stato molto fittizio e poco sincero: non si sopportavamo reciprocamente. L’ultimo mercato, condizionato dalla svolta societaria in corso, svolta che vi anticipammo in tempi non sospetti, non è stato malvagio (anzi) ma l’hanno confezionato negli ultimi 10-15 giorni, con chiara mancanza di programmazione. Marroccu stava pensando al Brescia (la pace con Cellino dopo una guerra totale: anche qui, coerenza zero), Preziosi lo aveva sfiduciato e preparava la cessione del club, sono arrivati calciatori importanti (Sirigu e Caicedo due esempi) ma alcuni fuori condizione. E quando ti accontentano da Ferragosto in poi sono problemi tuoi che fai l’allenatore. Ma, ripetiamo, tornare in un posto dove ti hanno dato dello “scarso, il più scarso allenatore che ci sia” è stato un passaggio che prima o poi Ballardini avrebbe pagato. Anche se la scelta è stata della nuova proprietà, anche se la riconoscenza dei tifosi nei suoi riguardi sarà indelebile.

Ora tocca a Andriy Shevchenko, 45 anni, reduce da una proficua esperienza con l’Ucraina. Il Genoa aveva pensato a Pirlo che evidentemente vuole concedersi un po’ di tempo prima di rientrare. Shevchenko è un nome roboante per quanto ha fatto in Italia con il Milan ma da attaccante sopraffino, per il suo proficuo lavoro da commissario tecnico dell’Ucraina, per il suo calcio ambizioso. Ha saputo lavorare con i giovani e non solo, lo attendiamo con grande curiosità, lui sa che bisogna fare tutto e quasi subito. Sarebbe stato meglio puntarci in estate, visto che si legherà al club per un lungo periodo, dandogli la possibilità di seminare fin dai primi giorni di ritiro. Salire in corsa così è più complicato, non solo per un problema di classifica. Il Genoa va risollevato, come ha saputo fare spesso Ballardini, e servono ingredienti che non siano esclusivamente tattici. E su Balla ribadiamo: quella rossoblù sarà sempre una grande piazza, non ci saranno rimpianti ma qualche scrupolo in più la prossima volta servirà. Almeno per tutelare se stesso, dopo che il vecchio presidente gli ha dato dello scarsone con stile zero e riconoscenza sotto lo zero.

Foto: Instagram Genoa