Inchiesta ultras, Lotito: “Ho scelto la via della legalità. E ora vivo con la scorta, ricevo minacce e telefonate, ma bisogna combattere”
Claudio Lotito, presidente della
Lazio, ha parlato al
Messaggero, dove ha detto la sua in merito all'inchiesta sugli Ultras, che ha visto finire agli arresti i capi ultras di Milan e Inter. Queste le sue parole:
"Non voglio fare il bello, specialmente in questo momento, ma io sono stato il primo ad assumere una posizione molto chiara, ho fatto una scelta di campo: fra consenso e legalità ho scelto la legalità, con le conseguenze che ne sono derivate per la sicurezza personale e della mia famiglia. Ancora oggi vivo con la scorta, ricevo minacce telefoniche, anche 7-8 al giorno, cortei e cori contro, volantini con la mia tomba e le candele, ma tengo il punto e non mi piego". Poi in un altro passaggio ha aggiunto: "
Io avevo già detto tutto alla commissione antimafia, ora da giorni mi fanno i complimenti in aula per tutto quello che ho fatto e perché non mi sono mai spaventato. Avete visto che cosa sta succedendo? E sono convinto che uscirà dell'altro. Ci sono altre indagini in corso, non solo a Milano... Ancora oggi mi attaccano da tutte le parti, ma io combatto. Se scendi a compromessi, sei morto". E infine un appello: "Basta con quelli che vogliono fare i tifosi per professione per guadagnare soldi, è arrivato il momento di non legittimare più i delinquenti". Foto: sito Lazio