Enrico Preziosi ha contattato almeno tre allenatori, se non quattro, da una settimana a questa parte. Al terzo no ha confermato Aurelio Andreazzoli, praticamente “esonerato” dopo incontri, contatti, perplessità, sfiducia totale. Preziosi era andato in pressing su Gattuso e Pioli, chiara intenzione di sollevare dall’incarico l’attuale tecnica. Ma Ringhio si è tirato subito fuori, consapevole che con Preziosi l’intesa sarebbe durata un paio di giorni, mentre Pioli lo ha tenuto con il cerino in mano, aspettando giustamente il Milan. Dopo non aver approfondito con Nicola e valutato senza convinzione altri profili, Preziosi ci ha provato con Guidolini. E quest’ultimo, che aveva lasciato per stress e che avrebbe dovuto affrontare il presidente più umorale del mondo, ha ascoltato la proposta decidendo di declinare. Quindi Andreazzoli resta da sfiduciato e dopo aver ricevuto all’ultimo momento la comunicazione di saltare l’allenamento programmato del pomeriggio. Siccome non siamo carte veline, l’unica motivazione è questa. Che poi la si voglia vendere come un ritrovato feeling con Andreazzoli, è un esercizio che non ci compete perché è pura fantasia. Tanto, Andreazzoli andrà avanti fino a quando non ci sarà un nuovo allenatore da contattare.