Infantino: “La VAR? Vogliamo trasparenza in campo, il Mondiale è un evento sociale. Dal 2026…”
Il presidente della FIFA,
Gianni Infantino, ha parlato in conferenza stampa chiudendo la due giorni del
Globe Soccer, evento tenutosi a Dubai:
"Essere di nuovo qui è un piacere e un onore. L'ultima volta è stata da candidato FIFA, questo posto mi ha portato evidentemente fortuna. Oggi parliamo di governance nel calcio ed è importante che si lavori in modo onesto e corretto. Ora sono in carica da 9 mesi dopo un periodo di crisi, ora servono riforme forti. Abbiamo introdotto limiti di tempo: 3 periodi di 4 anni, siamo qui per servire il calcio e non per noi stessi. C'è un nuovo, forte, consiglio direttivo per essere più efficaci, da 24 a 37 membri. Vogliamo rendere tutto trasparente, chiaro. Abbiamo, per esempio, aumentato i controlli sui biglietti. C'è più controllo sul processo di organizzazione di un Mondiale da parte di FIFA. Il Mondiale 2026? Da li in poi permetteremo candidature congiunte ai Mondiali per permettere a più paesi di candidarsi. Vogliamo sapere da dove provengono, come vengono spesi. Serve chiarezza a riguardo. La VAR? Dobbiamo essere trasparenti con quello che accade in campo. Abbiamo coinvolto un comitato di ex giocatori che hanno lavorato a questo progetto. Finora, l'arbitro era l'unico a non sapere se aveva commesso o meno un errore. Al Mondiale per Club la VAR è stata un test positivo. Il Mondiale? È più che un evento di calcio, è un evento sociale. Certo, è una competizione calcistica ma con gli occhi puntati da tutto il mondo. Io credo nell'espansione. Avevo proposto 40, ora pensiamo a 48 squadre ma la cosa più importante è che se parli di espansione, parli di inclusione. Se ti qualifichi, da novembre a giugno i ct sono eroi, i media e gli sponsor si interessano, i giocatori idem. Si giocherebbe negli stessi giorni di oggi, il vincitore giocherebbe 7 gare come adesso ovvero 7 partite in 32 giorni ma ci sarebbero 80 partite, 16 in più di adesso". Foto: fifa.com