Da fenomeno (suo malgrado) di Youtube a insostituibile per l’Inter di Mazzarri in questo scoppiettante avvio di campionato: è la parabola di Jonathan Cicero Moreira, il terzino destro brasiliano che ieri con il suo gol a poco meno di dieci minuti dal termine, è risultato decisivo per l’importante vittoria dei neroazzurri sulla Fiorentina.
Nato a Conselheiro Lafaiete il 27 febbraio 1986, cresciuto nel Cruzeiro, Jonathan nel 2011 viene acquistato dall’Inter, che lo preleva per 5 milioni di euro dal Santos. Curriculum di tutto rispetto per quello che nelle intenzioni della dirigenza neroazzurra doveva essere l’erede di Maicon: nel 2003 campione del mondo Under 17 con il Brasile, nel 2009 eletto miglior terzino destro del campionato brasiliano e, il trofeo più importante, la Copa Libertadores nel 2011.
Ma il suo impatto con la serie A italiana non è delle migliori: soltanto 4 presenze nella prima parte della stagione 2011/2012 per poi essere mandato in prestito al Parma a gennaio. Con gli emiliani 12 presenze e una rete, contro il Novara. Torna all’Inter, ma nella stagione seguente Stramaccioni lo utilizza con il contagocce: otto presenze, con l’esterno brasiliano che quando gioca ci mette del suo ed è protagonista di marchiani errori sia in fase difensiva che, soprattutto, in attacco (celeberrimo il suo errore a porta vuota nel match contro l’Udinese, diventato un video virale di Youtube e social network).
E anche con l’arrivo di Mazzarri sembrava inizialmente che Jonathan dovesse restare ai margini della prima squadra, se non essere ceduto. Ma, sfumato Isla, il tecnico toscano ha deciso di investire tutto sul 27enne sudamericano e i risultati gli stanno dando pienamente ragione: in gol all’esordio in Coppa Italia contro il Cittadella, in campionato assist man nella vittoria in trasferta a Catania, media voto che sfiora il 7, sino al sigillo di ieri sera al Meazza contro la Fiorentina.
E promette di crescere ancora, ‘Toro Seduto’ (questo il suo soprannome), raggiante negli spogliatoi dopo il successo contro i viola. Il calciatore delle prime due stagioni in Italia sembra soltanto un pallido ricordo.
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