Inter e Lazio, curve chiuse per una giornata con la condizionale. Solo una multa per il Genoa
Il
Giudice Sportivo della Lega Serie A, Gerardo Mastrandrea, ha disposto la chiusura per una giornata delle curve di
Inter e
Lazio per i cori discriminatori intonati domenica, rispettivamente, nei confronti di
Koulibaly e
Rudiger. Una giornata però con la condizionale, nel senso che l’esecuzione del provvedimento è sospesa per un anno ma, in caso di nuova infrazione, la sospensione sarà revocata e tale sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione. Di seguito i relativi stralci del comunicato:
“Il Giudice Sportivo, letta la relazione dei collaboratori della Procura federale relativa alla gara in oggetto, nella quale si attestano cori di discriminazione razziale ripetuti all’indirizzo del calciatore della Roma Rudiger, in particolare effettuati al 41° del primo tempo e al 47° del secondo tempo; considerato che in base alla relazione suddetta emergono comportamenti rilevanti per dimensione e percezione reale (nel secondo caso 80% dei 7.000 occupanti il settore di provenienza del coro), a norma dell’art. 11, n. 3, CGS, ai fini della punibilità degli stessi; considerato che sussistono le condizioni per la concessione del beneficio di cui all’art. 16, n. 2bis, CGS; P.Q.M. delibera di sanzionare la Soc. Lazio con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Nord” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione”.
“Il Giudice sportivo, rilevato che dalla relazione della Procura federale risulta che numerosi sostenitori della Soc. Internazionale (l’80% dei circa settemila spettatori collocati nel settore dello stadio denominato “secondo anello verde”), al 20° del secondo tempo, indirizzavano al calciatore del Napoli n. 26 Koulibaly cori espressivi di discriminazione razziale; valutata l’evidente rilevanza disciplinare di tale comportamento ex art. 11, n. 3, CGS per la sua “dimensione” e per la sua “reale percezione”, come precisato dai collaboratori della Procura federale, opportunamente posizionati, e segnalato dallo stesso Direttore di gara, che disponeva regolare annuncio dall’altoparlante dello stadio; considerato che sussistono le condizioni per la concessione del beneficio di cui all’art. 16, n. 2bis, CGS; P.Q.M. delibera di sanzionare la Soc. Internazionale con l’obbligo di disputare una gara con il settore 197/522 denominato “secondo anello verde” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violazione”. Soltanto un ammenda da 15mila euro, invece per il
Genoa “…per avere suoi sostenitori, al 7° del secondo tempo, acceso fumogeni nel proprio settore che comportavano, stante l'intensità e il numero degli stessi, l'interruzione della gara per circa due minuti a causa della scarsa visibilità; per avere inoltre, alla ripresa del giuoco, lanciato un bengala acceso sul terreno di giuoco, in prossimità del portiere della squadra avversaria, causando una sospensione ulteriore di circa un minuto; sanzione attenuata ex art. 14 n. 5 in relazione all'art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell'Ordine a fini preventivi e di vigilanza”.