Inter, una notte per ritrovarsi. Ma qualche (enorme) rimpianto ci sarà sempre
04.10.2022 | 18:32
Quattro sconfitte in otto gare di campionato sono un bilancio che non necessità di ulteriori approfondimenti. Bastano i numeri per capire, bisognerebbe aggiungere la sconfitta in Champions per arrivare a cinque. E stasera c’è proprio il Barcellona a San Siro, una notte per ritrovarsi, come minimo per dare mezzo segnale. Inzaghi di sicuro non è l’unico responsabile, all’interno di una proprietà che è portatrice di problemi spesso irrisolti, anzi acuiti dall’evolversi delle varie situazioni. Inzaghi è libero di fare qualsiasi scelta, è pagato per questo, di sicuro fatichiamo a capire l’alternanza tra Handanovic (in campionato) e Onana (in Champions). Di sicuro non è questo l’unico problema del difficilissimo momento dell’Inter, tuttavia un portiere andrebbe scelto per sempre per non creare equivoci e soprattutto perché stiamo parlando del ruolo più delicato che ci sia. Il portiere non è soltanto fondamentale per le parate che fa (o che non fa), ma per quanto trasmette ai compagni di reparto e alla squadra in generale. Tuttavia restano, emergono, i rimpianti enormi di mercato: abbiamo sempre pensato, e ripetiamo, che uno come Paulo Dybala a parametro zero andrebbe preso a prescindere dall’abbondanza o meno nel reparto di competenza. A maggior ragione se uno dei tuoi più onerosi investimenti (Correa) non sta rendendo come avresti immaginato. Il rimpianto sarà sempre più grande, non abbiamo mezzo dubbio. Esattamente come la vicenda Skriniar gestita non nel migliore dei modi per i famosi diktat della proprietà che non sono degni del blasone dell’Inter. E qui Inzaghi non ha colpa. Skriniar andava ceduto anche a 50-55 milioni a giugno, quando l’Inter aveva in pugno Bremer. Per evitare di arrivare a metà agosto con l’ansia (il Paris Saint-Germain rilancia? Quando rilancia?). Per non correre il rischio di perderlo a zero. Per evitare di arrivare all’ultimo minuto, aspettando il via libera della proprietà per Acerbi, si può fare così? E per non pensare, soprattutto, che Skriniar sia un robot: lo hai tolto dal mercato ad agosto e i superficiali pensano che il suo rendimento sarà sempre quello di prima, quello di sempre. Impossibile, è una questione di equilibri psicologici e di serenità: l’Inter se ne sta accorgendo. E stasera cerca una notte che permetta di cancellare qualcuno tra mille punti di domanda, non tutti riconducibili a Simone Inzaghi. Non sarà semplice, anzi, ma bisognerà provarci.
Foto: San Siro nostra