Inter, una notte per ritrovarsi. Ma qualche (enorme) rimpianto ci sarà sempre
Quattro sconfitte in otto gare di campionato sono un bilancio che non necessità di ulteriori approfondimenti. Bastano i numeri per capire, bisognerebbe aggiungere la sconfitta in Champions per arrivare a cinque. E stasera c’è proprio il
Barcellona a San Siro, una notte per ritrovarsi, come minimo per dare mezzo segnale.
Inzaghi di sicuro non è l’unico responsabile, all’interno di una proprietà che è portatrice di problemi spesso irrisolti, anzi acuiti dall’evolversi delle varie situazioni. Inzaghi è libero di fare qualsiasi scelta, è pagato per questo, di sicuro fatichiamo a capire l’alternanza tra
Handanovic (in campionato) e
Onana (in Champions). Di sicuro non è questo l’unico problema del difficilissimo momento dell’
Inter, tuttavia un portiere andrebbe scelto per sempre per non creare equivoci e soprattutto perché stiamo parlando del ruolo più delicato che ci sia. Il portiere non è soltanto fondamentale per le parate che fa (o che non fa), ma per quanto trasmette ai compagni di reparto e alla squadra in generale. Tuttavia restano, emergono, i rimpianti enormi di mercato: abbiamo sempre pensato, e ripetiamo, che uno come Paulo
Dybala a parametro zero andrebbe preso a prescindere dall’abbondanza o meno nel reparto di competenza. A maggior ragione se uno dei tuoi più onerosi investimenti (
Correa) non sta rendendo come avresti immaginato. Il rimpianto sarà sempre più grande, non abbiamo mezzo dubbio. Esattamente come la vicenda
Skriniar gestita non nel migliore dei modi per i famosi diktat della proprietà che non sono degni del blasone dell’Inter. E qui Inzaghi non ha colpa. Skriniar andava ceduto anche a 50-55 milioni a giugno, quando l’Inter aveva in pugno
Bremer. Per evitare di arrivare a metà agosto con l’ansia (il
Paris Saint-Germain rilancia? Quando rilancia?). Per non correre il rischio di perderlo a zero. Per evitare di arrivare all’ultimo minuto, aspettando il via libera della proprietà per
Acerbi, si può fare così? E per non pensare, soprattutto, che Skriniar sia un robot: lo hai tolto dal mercato ad agosto e i superficiali pensano che il suo rendimento sarà sempre quello di prima, quello di sempre. Impossibile, è una questione di equilibri psicologici e di serenità: l’Inter se ne sta accorgendo. E stasera cerca una notte che permetta di cancellare qualcuno tra mille punti di domanda, non tutti riconducibili a Simone Inzaghi. Non sarà semplice, anzi, ma bisognerà provarci. Foto: San Siro nostra